Terni, diabete mellito: contributo milionario

Arriva dagli Stati Uniti il finanziamento di circa 880 mila euro per l’ospedale Santa Maria

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All’ospedale Santa Maria di Terni sta per partire uno studio clinico randomizzato, senza precedenti al mondo, per la cura del diabete mellito di tipo 2, attraverso la chirurgia bariatrica mininvasiva. Può configurarsi come un’efficace alternativa alle terapie mediche tradizionali e potrebbe rivoluzionare la terapia del diabete mellito di tipo 2 e modificare definitivamente la storia naturale di questa malattia pandemica, ad oggi ancora incurabile.

Il finanziamento Allo studio, coordinato dal direttore del dipartimento di chirurgia dell’apparato digerente e di gastroenterologia, Amilcare Parisi, partecipa anche la struttura di diabetologia diretta dal dottor Giuseppe Fatati e la struttura di diabetologia dell’ospedale Sandro Pertini di Roma diretta dal professor Sergio Leotta. Si tratta di uno studio no profit, finanziato – circa 1 milione di dollari, poco meno di 880 mila euro – unicamente per il supporto delle spese per la conduzione della ricerca senza fini di lucro.

L’efficacia L’intervento chirurgico mininvasivo alla base dello studio, la sleeve gastrectomy laparoscopica, è una procedura già abitualmente utilizzata nell’ambito della chirurgia dell’obesità che ha già dimostrato efficacia nel miglioramento del controllo della glicemia – livelli di zucchero nel sangue – in pazienti obesi diabetici di tipo 2. Sarà eseguita in pazienti obesi con un diabete di nuova diagnosi – entro 8 mesi dalla diagnosi – e che non hanno ancora sviluppato complicanze del diabete a qualsiasi stadio e quindi in una fase molto precoce della malattia diabetica.

Approccio innovativo «Questo rappresenta sicuramente un approccio innovativo e mai sperimentato per la cura del diabete – spiegano gli ideatori del progetto, i dottori Amilcare Parisi, Stefano Trastulli e Jacopo Desiderio – che ha la potenzialità di modificare radicalmente l’algoritmo terapeutico di questa malattia, ipotizzando l’utilizzo della chirurgia bariatrica come terapia di prima linea per la cura del diabete mellito tipo 2».

La sleeve gastrectomy laparoscopica è un intervento chirurgico mininvasivo veloce, tra i più sicuri nel campo della chirurgia dell’obesità e che richiede solo 3 o 4 giorni di ricovero in ospedale. Oggi viene già utilizzato con l’intento di migliorare il diabete tipo 2 in pazienti obesi, ma viene preso in considerazione solo come ‘ultima spiaggia’, dopo il fallimento delle terapie mediche convenzionali. Viene, quindi, eseguita dopo anni dalla diagnosi del diabete, quando la capacità del pancreas di produrre insulina è già irreversibilmente compromessa.

La rivoluzione Risultati positivi potrebbero rivoluzionare la terapia del diabete mellito di tipo 2 e modificare definitivamente la storia naturale di questa malattia pandemica e non solo nei pazienti obesi o in sovrappeso, che comunque sono la stragrande maggioranza dei pazienti diabetici tipo 2, ma in futuro magari anche in pazienti con un normale peso corporeo.

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