Terni, dialisi difficile: «Parli la Regione»

Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari (M5S): «Chiarire costi e caratteristiche di un servizio importante per i malati e che registra gravi criticità»

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La vicenda è annosa, nel vero senso della parola, tanto che i consiglieri regionali del M5s, Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari lo ricordano in un’interrogazione alla giunta regionale: «Premesso che oltre un anno fa l’Aned (Associazione Nazionale Emodializzati e Trapiantati), attraverso l’ex delegato nazionale Pompeo De Angelis, aveva portato all’attenzione del Comune di Terni e dell’opinione pubblica, a mezzo stampa, le criticità relative al trasporto dei malati dializzati» e che «durante l’audizione in commissione sanità del Comune di Terni, venivano denunciate le difficoltà dei malati che usufruivano, per il trasporto per e dall’ambulatorio di nefrologia, dell’ambulanza dell’Opera Pia Pubblica Assistenza (Oppa), una delle cooperative assegnatarie del servizio», tanto che «in quella sede perfino il dottor. Ruscica, allora presidente della cooperativa, ha riconosciuto la precarietà della situazione nel servizio Oppa, rassegnando le dimissioni e auspicando un profondo rinnovamento».

Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari

I temi Secondo Liberati e Carbonari, «il direttore ASL 2, dottor Fiaschini, ha riferito che “si dovrà andare a una nuova gara d’appalto per il trasporto degli emodializzati”» e le criticità denunciate riguardano: «il trasporto di più pazienti nello stesso mezzo; una volta superato il contraddittorio trasporto plurimo in autoambulanza, sostituito da trasporti singoli, una vettura e un equipaggio fanno l’andirivieni a scapito del malato che deve ogni volta attendere nell’ambulatorio nefrologico (non più presidiato dal personale medico) il compimento del viaggio precedente per usufruire del servizio, oppure è costretto ad attendere che l’autoambulanza porti a termine altri servizi per non dializzati. Si consideri che, al termine della dialisi, il paziente è in una situazione difficile a livello sanitario ed emotivo, una condizione molto rischiosa per il cuore, soffrendo altresì spesso di crampi agli arti», ma i due consiglieri del M5S arrivano a denunciare «l’opacità dello status amministrativo e finanziario dell’Oppa, con particolare riferimento a bilanci, funzioni e ‘rimborsi’ dei volontari».

Le richieste Alla fine, Liberati e carbonari chiedono alla giunta regionale di sapere « quante persone, tra gli aventi diritto in Umbria, riescano a fruire effettivamente del trasporto tramite ambulanza o pulmino; quale sia lo status attuale degli affidamenti del servizio in tutta la regione, specificando la suddivisione degli aventi diritto per ogni affidatario e il numero dei servizi effettivamente espletati; come siano stati assegnati i servizi dal 2000 ad oggi – per gara, per assegnazione diretta, eccetera – e a quali tariffe, chiarendo quando sia avvenuta l’ultima assegnazione di appalto; a quanto ammontino i costi per ASL 1 e ASL 2 di ogni singola corsa e suddivisione per singolo affidatario; quanti dipendenti e quanti volontari conti l’Oppa; quali requisiti siano in possesso di coloro che effettuano il servizio di trasporto; se i viaggi con più pazienti nella stessa ambulanza dell’Oppa, quando hanno avuto luogo, siano stati pagati dall’ASL 2 come unico viaggio o per ogni paziente».

 

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