‘Do ut des’ in Tk-Ast: primo rinvio a giudizio

Terni: è quello di un ex dipendente di viale Brin. Fa seguito ad archiviazioni e assoluzioni. In tre chiedono l’abbreviato

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Dopo le archiviazioni – una delle quali ‘rivista’ dal pm Elisabetta Massini – e le assoluzioni, ha iniziato a prendere la strada del dibattimento l’indagine ‘Do ut des’. Si tratta del procedimento penale legato alla denuncia sporta dal titolare dell’azienda Misp Automation, Cristian Spina, che in un primo momento aveva portato all’iscrizione nel registro degli indagati di undici persone, tutte operative nell’ambito della Tk-Ast. Una di queste è stata rinviata a giudizio mercoledì mattina dal gup Simona Tordelli. Altre tre hanno chiesto il giudizio abbreviato, ma sarà un altro giudice ad esprimersi nel merito. Infine una quinta, la cui posizione era stata precedentemente archiviata, a seguito della riapertura delle indagini è stata citata direttamente a giudizio dal pm Massini.

L’imprenditore Cristian Spina

Il rinvio a giudizio – emerso mercoledì mattina, proprio nelle ore in cui è stata annunciata la maxi-fusione fra la ThyssenKrupp e Tata Steel – riguarda un addetto all’ufficio approvvigionamento di Ast, difeso dall’avvocato Roberto Spoldi. In questo caso la prima udienza è stata fissata per il prossimo 4 maggio di fronte al giudice Massimo Zanetti. In tre – il gestore delle opere edili, il funzionario preposto al controllo della contabilità ed un dipendente difesi dagli avvocati Roberto Galeazzi e Manlio Morcella – hanno chiesto di essere giudicati con rito abbreviato ma il gup si è astenuto, trasmettendo gli atti alla presidente del tribunale per la nomina di un nuovo giudice. Ciò in ragione della sentenza con cui in precedenza lo stesso gup aveva assolto – decisione contro cui la procura ha inteso ricorrere per appello – l’ex direttore del personale di Ast, Arturo Ferrucci, e l’ex direttore del settore commerciale Corrado Vicentini. In quell’occasione la dottoressa Tordelli entrata nel merito, peraltro esprimendo giudizi piuttosto marcati, pesanti, sul denunciante e la stessa Ast.

Elisabetta Massini

A giudizio L’ultima posizione, la quinta, è quella dell’ex responsabile della divisione Sau che, precedentemente archiviata, è tornata in ballo a seguito della riapertura delle indagini e quindi della citazione diretta a giudizio da parte del pm, con udienza fissata per il prossimo 7 marzo di fronte al giudice monocratico. A rappresentare le parti civili ci sono l’avvocato Carlo Viola, per conto del titolare della Misp-Automation, e l’avvocato Grosso del foro di Torino per Tk-Ast.

L’indagine della Forestale di Terni era partita dalla denuncia di Cristian Spina che aveva evidenziato tutta una serie di azioni estorsive messe in atto nei suoi confronti da diversi soggetti operanti in Ast, nell’ambito della quale l’azienda di Spina aveva assunto l’appalto per la manutenzione delle centrali termiche. Nel tempo si sono susseguite archiviazioni, poi assoluzioni – non senza conseguenze e ‘controffensive’ sul piano legale – ed ora si è di fronte al primo rinvio a giudizio vero e proprio. Restano da definire in sede processuale, al netto dell’esito degli appelli, le posizioni di coloro che hanno chiesto il giudizio abbreviato.

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