Terni, domiciliari per il pusher dializzato

Terni, trovato con 90 grammi di cocaina e 750 euro dagli agenti della squadra Mobile, si è visto attenuare la misura del carcere

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Gli incassi dello spaccio – 750 euro soltanto gli ultimi – nell’auto e la droga – cocaina, 90 grammi – in casa. Era fiorente l’attività condotta a partire dalla zona di Gabelletta, dove vive, da un 30enne rumeno (M.I. le sue iniziali) incensurato. Fino a quando, almeno, gli agenti della quarta sezione antidroga della squadra Mobile di Terni, mercoledì sera, non lo hanno fermato procedendo al controllo del giovane e scoprendo soldi e stupefacente.

In carcere

La droga era già suddivisa in 29 involucri pronti da vendere. Insieme a questi, cellophane, un bilancio di precisione e bicarbonato per ‘tagliare’ le dosi. Arrestato in flagrante su disposizione del pm Raffaele Iannella, il giovane si è visto applicare in un primo momento la custodia cautelare in carcere dal giudice Barbara Di Giovannantonio. Accolte in tal senso le richieste formulate in aula, al momento della convalida, dal pm Cinzia Casciani.

Problemi di salute, domiciliari

Poco dopo la sentenza il suo legale difensore, l’avvocato Francesco Mattiangeli, ha presentato un’istanza – che il tribunale di Terni – ha accolto, legata alle condizioni di salute del 30enne, costretto alla dialisi. Per questo l’autorità giudiziaria ha applicato nei suoi confronti gli arresti domiciliari a casa del fratello.

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