Terni, dopo sette anni il rimborso non si vede

Nel 2010 una famiglia ternana aveva chiesto il contributo di legge per l’abbattimento di barriere architettoniche: «Che fine ha fatto?»

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Dimenticanza e inefficienza? Mancanza delle risorse per fare fronte all’impegno? Oppure le solite ‘pastoie’ della burocrazia che, con i suoi tempi biblici, finisce per creare più problemi che risolverli? Qualunque sia la spiegazione, il risultato non cambia. A distanza di oltre sette anni dalla richiesta di contributo avanzata da una famiglia ternana per alcuni lavori che avevano portato all’abbattimento delle barriere architettoniche presso l’abitazione di proprietà, non c’è ancora l’ombra di un euro.

La storia Nell’aprile del 2010 la famiglia in questione aveva sostenuto una spesa di 9 mila euro per installare un montascale e, in base alla legge regionale dell’Umbria numero 13 del 1989, si era attivata chiedendo al Comune di Terni (unità operativa controlli edilizi del Suape) un contributo – a carico della Regione – pari a 4.186 euro. Attraverso una determina dirigenziale, la numero 55667 del 18 aprile 2011, palazzo Spada aveva approvato la graduatoria delle domande ammissibili al contributo per l’anno 2011 e quella della famiglia in questione era stata inserita al terzo posto.

Nessun rimborso Da allora, fino ad oggi – nel frattempo il capofamiglia e la moglie di quest’ultimo sono deceduti – nessuno ha visto l’ombra di un euro. A denunciare la situazione è il figlio che si chiede dove siano finiti quei soldi: «Sinceramente non mi so dare una spiegazione, anche perché qualsiasi legge dovrebbe avere delle coperture finanziarie certe. So che almeno altre 200 famiglie attendono da anni il contributo, liquidato in pochissimi casi, due o tre. Credo che il Comune e quindi la Regione, a maggior ragione visto il tempo trascorso, debbano delle risposte».

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