Di Cgil Vigili del fuoco – Terni
Per fare capire a tutti quanto sia difficile, anche dall’interno delle amministrazioni pubbliche, riuscire a cavarsela contro la burocrazia, crediamo sia utile fare un esempio con quanto accaduto oggi al comando di Terni. Per questa mattina (giovedì, ndR) era da tempo organizzata un’esercitazione di ‘ricerca a persona’ con il coinvolgimento del personale vigili del fuoco specializzato in questo campo e quello specializzato nel settore speleo alpino e fluviale, utile, quest’ultimo, per recuperi in ambienti impervi.
Quindi il comando aveva a disposizione del personale molto specializzato, presente, è bene dirlo, senza essere retribuito, perché ormai da anni molte esercitazioni e aggiornamenti utili per svolgere al meglio il nostro lavoro, non sono retribuite. Il caso ha voluto che, proprio questa mattina, scattasse una reale ricerca di una persona: quale migliore occasione per esercitarsi in uno scenario reale? Questo il pensiero del personale operativo che ha proposto tale possibilità al comando, ma qui iniziano le difficoltà: quale strumento ammistativo adottare? Con quale forma retribuire il personale? Quindi la disponibilità e la specializzazionevalgono poco di fronte all’incapacità di risolvere i problemi amministrativi.
La conseguenza? Un gruppo di vigili del fuoco impegnati in un reale intervento di ricerca a persona e un altro in un’esercitazione di ricerca a persona, paradossi della burocrazia. Crediamo sia necessario fare capire alla politica, in primo luogo, e ai cittadini tutti, in secondo, che nel Corpo nazionale ci sono persone che si occupano principalmente di soccorso e marginalmente di prevenzione incendi, mentre ci sono altre persone che si occupano principalmente di prevenzione e marginalmente di soccorso. Persone che fanno lavori diversi, ugualmente importanti ma diversi. Ma quando ci sono decisioni da prendere, i secondi sono sovraordinati ai primi, pur facendo un lavoro diverso: questo il problema nei vigili del fuoco.
