Terni e la ‘Up-Nea’ protagonisti all’OJ

Il quartetto con Maddalena Del Sorbo voce solista, si esibirà la sera del 13 luglio, prima del concerto di Stefano Di Battista

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Grandi nomi del jazz internazionale per la 14° edizione di ‘Ortaccio Jazz Festival’ che prenderà il via l’11 luglio a Vasanello (Viterbo). Fra questi, anche la giovane formazione ternana ‘Up-Nea’ composta da Maddalena Del Sorbo (voce solista), Lorenzo Borseti (chitarra), Tommaso Oddi (cajon) e Gianluca Oddi (pianoforte). Il quartetto aprirà la serata del 13 luglio, incentrata sul quartetto del celebre sassofonista Stefano Di Battista.

L’apertura è affidata alla NTJO – New Talents Jazz Orchestra diretta dal maestro Mario Corvini, con il sostegno di Mibact e Siae nell’ambito dell’iniziativa Sillumina, in collaborazione con la Fondazione musica per Roma. ‘Our Monk’ è un progetto dedicato interamente a Thelonious Monk, artista eclettico, compositore e pianista newyorkese. Solista per l’occasione sarà il giovane sassofonista Vittorio Cuculo, cresciuto tra le fila dell’orchestra e talento ormai riconosciuto a livello nazionale.

Giovedì 12 luglio salirà sul palco dell’OJ il quintetto messo insieme da Giovanni Guidi e Fabrizio Bosso. Pur avendo percorso strade molto diverse, Bosso è oggi uno dei musicisti più conosciuti e, sicuramente, uno dei massimi vertici a livello mondiale del suo strumento, mentre Guidi, per anni alla ‘corte’ di Enrico Rava, è uno dei migliori compositori della scena jazz attuale e un pianista di scintillante talento: i due hanno pensato di unire le loro forze per un progetto che li spingesse ad oltrepassare i confini della loro personale ricerca musicale. Con loro anche Aaron Burnett al sax tenore, Dezron Douglas al contrabbasso e Joe Dyson alla batteria.

Venerdì 13 un gradito ritorno con un concerto pensato appositamente per il festival. Il quartetto di Stefano Di Battista, con Luigi Del Prete alla batteria, Daniele Sorrentino al basso, Andrea Rea al pianoforte e, special guest della serata, il crooner Walter Ricci, una delle voci più promettenti del panorama jazz italiano: da Charlie Parker a Pino Daniele. Prima di loro toccherà alla ‘ternana’ Up-Nea che suonerà brani del repertorio pop-rock riarrangiati, creando strutture ritmiche ed armoniche moderne dalle coloriture e dalle sfumature vicine al blues, al jazz e allo swing.

Sabato 14 Una vera e propria esplosione di note arriverà invece dal quintetto di Giovanni Falzone con Massimo Marcer alla tromba, Massimiliano Milesi al sax, Andrea Baronchelli al trombone e Alessandro Rossi alla batteria. Falzone è uno dei più interessanti e creativi trombettisti europei e all’OJ reinterpreterà la celeberrima suite di Duke Ellington ‘Far East Suite’, un mix intrigante di old & new jazz dalle strane sonorità con coloriture orientali. Il progetto nasce a 50 anni esatti dalla pubblicazione dell’album del Duca.

Chiusura in grande stile domenica 15 con Luca Colussi alla batteria, Benjamin Moussay alle tastiere e piano Rhodes ed i sassofoni di Francesco Bearzatti che ha scelto di rendere omaggio a John Coltrane con una lettera aperta al grande sassofonista. Un concerto che riprende le sonorità soul-jazz e e rhythm’n blues degli esordi del sassofonista di Philadelphia.

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