Terni e un’economia in chiaroscuro

Segnali di ripresa ma anche boom dei fallimenti: i dati nel rapporto stilato dall’Osservatorio istituito in prefettura

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Manifattura e costruzioni sempre in crisi. Segnali di ripresa, invece, dai settori dei servizi e dell’assistenza socio-sanitaria. È un rapporto in chiaroscuro quello stilato, rispetto al primo semestre del 2015, dall’Osservatorio provinciale sull’economia ternana, istituito in prefettura. Continuano a diminuire le imprese attive iscritte nei registri camerali, anche se in misura più contenuta rispetto al passato.

IL RAPPORTO SULL’ECONOMIA TERNANA

Segnali di ripresa Note positive giungono dal commercio con l’estero, con una ripresa dei movimenti import-export, e anche dal mercato del lavoro dove crescono gli occupati e, al tempo stesso, coloro che cercano un lavoro. Un andamento confermato anche dai rapporti di lavoro attivati dai Centri per l’impiego. Altri segnali giungono dal mercato del credito con una timida ripresa delle erogazioni in favore delle famiglie e una diminuzione dei protesti, sia nel numero che nel valore.

Le crisi Continua a crescere il ricorso alla cassa integrazione, in particolare a quella in deroga e, in forma più contenuta, alla cassa ‘straordinaria’. L’onda lunga della crisi si ripercuote anche sui fallimenti, visto che nel corso del primo semestre 2015, in provincia di Terni, si sono registrati 53 fallimenti di imprese con un incremento del 165% rispetto allo stesso periodo del 2014.

Turismo Segnali interessanti provengono invece dal comparto turistico, dove è Orvieto a dominare la scesa.  Fra gennaio e agosto, in base ai dati raccolti dalla Regione Umbria, gli arrivi e le presenze nelle strutture ricettive sono cresciuti rispettivamente del 6,5% e del 6,1% rispetto allo stesso periodo del 2014. La crescita della domanda turistica è dovuta in misura maggiore ai clienti stranieri per i quali gli arrivi sono aumentati del 10,6% e le presenze del 9%.

Collaborazione Il rapporto è stato elaborato dall’osservatorio provinciale istituito in prefettura che vede la partecipazione di Istat, Camera di commercio, Provincia, Inps e Direzione territoriale del lavoro, con il contributo informativo della Banca d’Italia. «Il documento – spiegano dalla prefettura – nasce da una significativa collaborazione interistituzionale che, attraverso la ‘messa a sistema’ delle conoscenze e l’attivazione di costanti scambi informativi, aggiunge valore alle singole statistiche di ciascun ente».

Il prefetto «Ho appreso con grande soddisfazione di questa pubblicazione – spiega il neo-prefetto Angela Pagliuca – in cui vengono integrati e coordinati i patrimoni documentali e conoscitivi degli enti coinvolti, per tentare di comprendere l’andamento e la direzione dell’economia ternana. Può essere un utile strumento di lavoro e di consultazione per imprese, amministratori, decisori pubblici, in quanto è corroborato da dati e documenti ufficiali, verificati e attendibili».

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