Terni elegge Latini, fioccano le reazioni

Da chi annuncia ‘ferma opposizione’ a chi sente più vicino l’obiettivo di ‘liberare l’Umbria’: parla la politica, ma non solo

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Fioccano le reazioni, sull’esito dei tre ballottaggi in Umbria – tutti al centrodestra – ed in particolare sull’elezione di Leonardo Latini a sindaco di Terni.

Alessandro Gentiletti

«Ferma opposizione» Così il candidato – e ora consigliere comunale a Terni – di ‘Senso civico’ e LeU, Alessandro Gentiletti: «Esprimo all’avvocato Leonardo Latini le mie più sentite congratulazioni per l’elezione a sindaco della nostra città e gli faccio i migliori auguri di buon lavoro. Io e ‘Senso civico’ assicuriamo fin da ora al sindaco eletto la nostra ferma opposizione a qualsiasi decisione che dovesse vedere gli interessi della politica che lo sostiene, prevalere su quelli della città che lo ha eletto.  Non appena sarà insediato il nuovo consiglio comunale radunerò tutte e tutti coloro che mi hanno sostenuto. Un pensiero particolare alle sorelle ed ai fratelli di Esedomani Terni che vedono in queste ore eletto un sindaco sostenuto da forze oscurantiste quali ‘Il popolo della famiglia’. Infine, in modo particolare, ringrazio ‘Terni Valley’, punta di diamante di questa città ed il cui metodo di partecipazione sarà quello che scandirà il ritmo dell’incessante opposizione dei prossimi anni».

THOMAS DE LUCA (M5s) ANALIZZA LA SCONFITTA

Marco Squarta

«Stiamo liberando l’Umbria» Esulta Marco Squarta (FdI), portavoce del centrodestra in consiglio regionale: «Vittorie eclatanti come quelle ottenute a Terni, Umbertide e Spoleto dal ‘centrodestra pigliatutto’, sbriciolano il dominio del Partito Democratico in Umbria, una regione che non è più rossa. Un risultato storico a dimostrazione che il centrodestra unito, rappresentato da candidati credibili, può sferrare attacchi letali a sistemi politici molto ben radicati in città traumatizzate da gestioni assai discutibili. L’esito dei ballottaggi – prosegue Squarta – ci conferma la caduta degli ultimi baluardi della sinistra in roccaforti storiche come Umbertide e la città delle acciaierie dove, evidentemente, la classe dirigente al potere è stata capace di alimentare solamente se stessa mediante politiche autoreferenziali avvelenate dal fiele dell’onnipotenza. Ora proseguiremo il nostro lavoro garantendo il massimo impegno per realizzare quel cambiamento tanto atteso, esattamente come è riuscito a fare con straordinari risultati Andrea Romizi a Perugia. Nella prossima turnata si deciderà il futuro di città importanti come, appunto, Perugia, Foligno, Marsciano, Castiglione del lago e Gualdo Tadino. Manterremo la promessa fatta ai nostri elettori di prenderci la Regione nel 2020, il nostro obiettivo è liberare l’Umbria».

Catiuscia Marini

«Senza la solidarietà umana, una comunità politica muore» Catiuscia Marini ha commentato via Facebook l’esito dei ‘testa a testa’ di domenica: «’Ad impossibilia nemo tenetur’. Ringrazio Paola Avorio (Umbertide, ndR) e Camilla Laureti (Spoleto, ndR) per il loro impegno serio, per aver subìto con stile attacchi di ogni tipo. Rimane la loro serietà e responsabilità. Ai sindaci Latini, De Augustinis, Carizia auguro buon lavoro. Il Pd ed il centrosinistra dovranno dedicare tempo, testa, cuore ad immaginare e creare un nuovo e diverso progetto alternativo, risparmiandoci le analisi del giorno dopo. Senza la solidarietà umana, una comunità politica muore».

Alessandro Pardini

«Esperienza del Pd al capolinea» Netta la lettura del cardiochirurgo Alessandro Pardini, già candidato alla segreteria comunale di Terni del Partito Democratico: «La sconfitta di queste amministrative non può non fare capire che un’esperienza politica come quella del Pd è giunta alla fine. Parta magari proprio dalle ex regioni rosse, oggi espugnate dalla peggior destra che il paese ha conosciuto dopo il fascismo, un nuovo cantiere che superi le attuali inutili e dannose divisioni del mondo della sinistra. Partiti, associazioni, sindacati, mondo del volontariato, singoli militanti pretendano un passo indietro di un establishment politico obsoleto e si parta alla riscoperta di una nuova moderna e realistica politica della sinistra».

Pierluigi Rainone

La tristezza di Rainone Il segretario del circolo Vas (Verdi, ambiente e società, ndR) di Terni, Pierluigi Rainone, parla di «giornata molto triste per la città di Terni a causa della vittoria del candidato leghista Latini al ballottaggio che getta un’ombra sinistra sui reali sentimenti della città. Il primo dato che balza subito all’occhio è il dato bassissimo dell’affluenza al ballottaggio dato che solo il 47,49% di elettori si è recato alle urne; il fatto di non aver superato neanche il 50% rende Latini totalmente delegittimato ad essere il nuovo sindaco di Terni, al di là dei proclami trionfalistici degli esponenti di punta del centrodestra ternano. Il secondo punto sul quale vorrei soffermarmi è quello riguardante l’assoluta mancanza di confronto che il candidato sindaco leghista Latini ha dimostrato, sia prima del voto del 10 giugno, sia durante le due settimane intercorse prima del ballottaggio di ieri. Come può fare il sindaco di una città di 110.000 abitanti una persona che non ha neanche il buongusto e l’educazione di confrontarsi con persone che la pensano in modo diverso da lui?».

Eleonora Pace

Pace «Emozione, orgoglio e responsabilità. Questi i sentimenti – il commento di Eleonora Pace, portavoce provinciale di Fratelli d’italia – che hanno accompagnato l’elezione di Leonardo Latini a nuovo sindaco di Terni e la netta vittoria della coalizione di centrodestra mai così unita e determinata nella volontà di raggiungere l’obiettivo. Nella nottata, proprio mentre i dati cominciavano a confermare la netta ed inequivocabile vittoria di Leonardo Latini, Giorgia Meloni ha voluto direttamente congratularsi con tutti noi per la vittoria e per lo splendido risultato raggiunto da Fratelli d’Italia. Terni è la dimostrazione che il centrodestra unito è la proposta politica più radicata e convincente per una gran parte dell’elettorato in Umbria e nel resto d’Italia. Lunedì è iniziata una nuova stagione di rinascita e riscossa di una città e di un intero territorio, una fase fondamentale per tutti i cittadini a cui gli eletti di Fratelli d’Italia, unitamente a tutto il partito, lavoreranno a sostegno di Leonardo Latini con dedizione, competenza ed entusiasmo».

Daniele Marcelli

Forza Italia giovani «Un grosso in bocca al lupo a Leonardo Latini, nuovo sindaco di Terni, da tutto il movimento giovanile di Forza Italia», si legge in una nota a firma di Daniele Marcelli (coordinatore provinciale FI giovani Terni). «Siamo stati al suo fianco per tutta la campagna elettorale, ci siamo spesi con tutte le nostre forze per questa storica vittoria e abbiamo schierato fra le file di Forza Italia i ragazzi migliori del nostro gruppo . A maggior ragione, quindi, siamo a disposizione per lavorare con lui nei prossimi 5 anni. Abbiamo una grande responsabilità: riportare un’intera città e soprattutto i suoi giovani a credere, a sperare in un futuro migliore nella propria terra riacquisendo fiducia nelle istituzioni. Sembra quasi un sogno, abbiamo liberato Terni e l’abbiamo fatto tutti insieme con un grande lavoro di squadra. Sono certo che i giovani saranno al centro della futura amministrazione della città. La prima idea che proporremo al nuovo sindaco sarà quella di creare un’assemblea consultiva, un ‘forum’ per ripartire dall’ascolto e per raccogliere le idee di tutti quei giovani che vogliono dare il loro contributo a Terni. Solo con lo sforzo di tutti potremo risollevare la città e riportarla finalmente a ‘misura’ di ragazzo».

Leonardo Latini con Virginio Caparvi

Caparvi «Gli Umbri hanno di nuovo sfiduciato – l’opinione del segretario della Lega Umbria – la presidente Marini. Il Pd umbro si prenda una pausa di riflessione e si assuma le responsabilità di un fallimento epocale per l’intera classe dirigente. Innegabile la soddisfazione che abbiamo vissuto vedendo, questa notte, i risultati dei ballottaggi: l’Umbria una volta terra rossa in mano alla sinistra, si sta ribellando al gioco di potere che per decenni l’ha tenuta sotto scacco. Dal 4 dicembre del 2016, data del referendum costituzionale, il Pd ha registrato solo sconfitte, mentre la Lega ha piantato bene le sue radici cominciando a riscuotere consensi sempre maggiori. Credo che le armi vincenti del nostro partito siano da ricercare nel suo status, ossia un movimento nato per stare tra la gente, ascoltare le istanze cittadine, vivere il territorio attraverso una proposta concreta, trasparente ed umile. Questa vittoria ci ha regalato grandi soddisfazioni ma anche responsabilità alle quali, sono convinto, sapremo rispondere coltivando quel rapporto, quasi ombelicale, con tutti i territori. Partiremo da Terni con Leonardo Latini incentivando la sicurezza e combattendo il degrado urbano, continueremo ad Umbertide bloccando una delle moschee più grandi di Italia e mettendo gli italiani al primo posto, restituiremo a Spoleto un’identità politica a partire dall’emergenza lavoro. L’entrata a gamba tesa – chiude su De Augustinis – del Pd umbro su Spoleto, dando vita ad alleanze improbabili è l’ennesima dimostrazione della difficoltà, da parte degli organi dirigenziali, di capire e comprendere le esigenze dei cittadini trasformandola in una sterile battaglia per le poltrone».

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