Terni, energia ‘pulita’: università capofila

Il Polo scientifico ha ottenuto 800 mila euro dal Miur per studiare il recupero del gas naturale. Avenia: «Ora riqualificazione di Pentima e autonomia»

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Nuovo ed importante traguardo per il Polo scientifico didattico di Terni: il ministero dell’Università e della Ricerca ha finanziato infatti con 800 mila euro un progetto nazionale di ricerca, sul tema dell’estrazione di metano e di sequestro dell’anidride carbonica nei giacimenti di idrati di gas naturale, coordinato dal professor Federico Rossi, del dipartimento di Ingegneria. Quest’ultimo – come principal investigator – guiderà un gruppo di lavoro al quale partecipano altri quattro rilevanti atenei ed enti italiani: si tratta in particolare del Politecnico di Torino, dell’Istituto nazionale di oceanografia e geofisica sperimentale di Trieste, dell’Università di Camerino e dell’Università di Ferrara, dei quali il Polo ternano sarà di fatto soggetto ‘capofila’.

Energia pulita

Il progetto – presentato martedì mattina nella sede del Polo di Pentima – ha raggiunto il massimo punteggio (100/100) al Bando PRIN 2017, dopo un’attenta analisi da parte della commissione esaminatrice, che ha premiato il curriculum scientifico internazionale che il gruppo può vantare in tema di gas idrati. L’obiettivo dei ricercatori – ha spiegato lo stesso Rossi – è quello di studiare e mettere a punto una tecnologia innovativa per il recupero del gas naturale, presente nelle riserve dei fondali marini di gas idrati, tramite sostituzione con anidride carbonica. Si riuscirebbe così ad ottenere una fonte energetica ‘pulita’, riducendo drasticamente le emissioni correlate alla produzione energetica. Le soluzioni proposte e le tecnologie che verranno realizzate potrebbero ricoprire un ruolo fondamentale in questa fase di transizione dalle fonti energetiche convenzionali alle energie rinnovabili.

Federico Rossi

A Pentima il centro della ricerca

«Il cuore dell’attività – ha proseguito Rossi – sarà qui a Pentima, faremo una sperimentazione sulla struttura gas idrati, delle attività ingegneristiche sulla individuazione di un dispositivo per poter eseguire queste operazioni e delle attività di valutazione dell’impatto ambientale. Realizzeremo un reattore nel quale simuleremo le condizioni di un fondale marino, a settembre partiremo con il progetto, che potrebbe essere il primo mattoncino di una serie di attività. Gli impatti ambientali ed economici saranno importanti e c’è già un interessamento al progetto da parte di Eni».

Riqualificazione e dipartimento, il Polo attende i fatti

Soddisfatto di questo risultato il direttore del Polo scientifico didattico, Nicola Avenia. «Vincere con questo progetto e ottenere una cifra di assoluto rilievo come 800 mila euro è importante per competere nella ricerca, ma anche per la fisiologia dello stesso Polo. Abbiamo sofferto dopo la legge Gelmini, che limitava le sedi decentrate,dunque nel 2012 il Polo ha perso autonomia ed è diventata periferia. Però la grande speranza è che questa tendenza possa essere modificata». «Tra le proposte del prossimo rettore (Maurizio Oliviero, ndr) c’è anche quella della riqualificazione del Polo e la promessa che questo abbia una sua autonomia con suo dipartimento interfacoltà» ha ricordato Avenia, che ha anche sottolineato «il supporto e la vicinanza delle istituzioni», in particolare di Fondazione Carit, Confindustria, Confartigianato, ordini professionali. «Le qualità qui a Terni esistono – ha concluso -, ma il personale merita migliore valorizzazione».

Il nodo servizi

Sulla riqualificazione della sede di Pentima, Rossi ha sottolineato che c’è «comunione di intenti da parte delle maggiori isituzioni del territorio per sfruttare eventuali risorse derivanti dall’Area di crisi complessa per poter realizzare una riqualificazione non solo architettonica, ma anche e soprattutto un progetto di natura didattico-culturale. Serve una massa critica per poter attrarre servizi, come una mensa, trasporti e campi sportivi». Presente a Pentima anche l’assessore comunale all’Università, Valeria Alessandrini. «La nostra intenzione – ha detto – è quella di portare il nostro aiuto non solo verbale, perché il Polo, che ha già una grande identità, possa potenziarsi, potendo vantare grandi professionalità e ragazzi capaci. Il Comune c’è».

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