Terni, ex mercato: «Tempi lunghi»

La fusione Coop-Superconti e le trattative per una transazione con il Comune: tre anni per una nuova struttura e una nuova piazza

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Tre anni. Giorno più, giorno meno. Per vedere qualcosa di diverso, rispetto a quell’orrore che si staglia in pieno centro. L’ex mercato coperto di Terni, insomma, resterà così com’è ancora per un bel po’.

L’assessore A spiegare la cosa è stato l’assessore Francesco Andreani, rispondendo lunedì mattina – nel corso del question time in consiglio comunale – alle domande di Sandro Piccinini (Pd). In poche parole l’assessore ha detto che «il progetto di recupero dell’immobile e della piazza vanno avanti, ma sono intervenuti dei problemi», legati all’accordo intervenuto tra Grandi Magazzini Superconti (che doveva compare il tutto) e Coop.

Il progetto A quanto risulta al Comune «si sta lavorando ad un progetto (diverso e ridotto rispetto all’originale; ndr), che prevede un recupero dell’immobile, con un investimento privato di circa 15 milioni di euro e con dei tempi di realizazione di 16 mesi». Ma che potrebbero partire solo quando si saranno risulti tutti i problemi legali e burocratici esistenti.

La storia Tutto inzia il 6 novembre del 2008, quando il Comune mette all’asta l’ex mercato coperto, che fu aggiudicato, il 18 settembre del 2009 a Grandi Magazzini Superconti, unica partecipante alla gara con un’offerta di 8 milioni e 151mila (la base d’asta era di 5 milioni e 200mila). Superconti versò un anticipo di un milione di euro.

Le beghe Poi però, Grandi Magazzini Superconti aveva messo in evidenza alcuni problemi, legati al contenzioso tra l’amministrazione comunale e gli operatori commerciali ospitati all’interno del mercato, ad alcune particelle catastali e questioni logistiche. Tanto che il 3 agosto 2012 aveva dichiarato unilateralmente risolto l’accordo. Il Comune aveva fatto ricorso al Tar, vincendo: «Risulta del tutto ingiustificata la dichiarazione unilaterale di scioglimento dell’accordo e la rottura delle trattative da parte della Superconti, alla stregua di un inesistente ‘ius poenitendi’ dissimulato mediante comportamenti dilatori per non dire capziosi», aveva sentenziato il tribunale..

La Coop Solo che poi è successo che è subentrata Coop e tutto è tornato in discussione. Ora sarebbe al lavoro la diplomazia, che starebbe cercando una soluzione di tipo transattivo, per il passaggio della struttura al gruppo, ma a dindizioni economiche più favorevoli. Ovvio che se e quando questa ipotesi di accordo dovesse essere concretizzata, dovrà passare al vaglio del consiglio comunale e, visti i tempi ‘tecnici’ se ne andrà un annetto.

I tempi Poi ci sarebbero i «sedici mesi» messi in previsione per realizzare i lavori ed ecco perché ipotizzare tre anni di attesa per vedere, forse, qualcosa di diverso in quella piazza non sembra esagerato.

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