Terni, FI si rilancia e attacca i 5 Stelle

‘Azzurri’ sempre critici contro il governo giallo-verde, individuati nei ‘grillini’ i primi nemici. Polidori e Nevi: «Paese sta andando a rotoli. Basta»

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Rispolverare i vecchi ‘cavalli di battaglia’ – «dal liberismo alla libertà dei cittadini, fino al rilancio dell’economica e dell’iniziativa privata: mai così attuali» – cercando di costruire strutture territoriali, oltre il ‘partito di plastica’ che forse per anni è stato Forza Italia. Potendo contare sul rilancio del leader di sempre, Silvio Berlusconi, in chiave europea e mettendo ancora una volta nel mirino il Movimento 5 Stelle, perché in fondo con la Lega – a livello locale senz’altro e su quello nazionale il corteggiamento non si è mai esaurito – la vicinanza è reale.

«Governo fuori strada, rilanciare il liberismo»

Il tutto a 25 anni dalla fondazione del partito dei ‘Berluscones’, anniversario che verrà celebrato anche a Terni, sabato, con militanti in piazza e gilet blu per invocare più lavoro: «Non siamo mai stati il partito dei ‘no’ ma quello dei ‘sì’. E lo ribadiremo con forza anche oggi che al governo c’è un’alleanza giallo-verde che rilancia politiche stataliste e un controllo sempre più pressante sui cittadini, nonostante i dati economici ci dicano che la disoccupazione aumenta e le imprese soffrono».

«In mano a degli ‘scappati di casa’»

A presentare a Terni le iniziative per le ‘nozze d’argento’ di Forza Italia c’erano – al tavolo – la coordinatrice regionale e parlamentare Catia Polidori, il collega Raffaele Nevi, il commissario provinciale Sergio Bruschini («si chiama così ma noi non siamo commissariati» ha scherzato la Polidori riferendosi alla Lega a Terni, ndR) e la capogruppo in consiglio comunale, a Terni, Lucia Dominici (la senatrice Fiammetta Modena era assente per ragioni di lavoro). «Oggi – Polidori all’attacco – come dice Berlusconi, siamo in mano a degli ‘scappati di casa’, incapaci e privi di qualsiasi lungimiranza. La risposta sta anche nella decisione, invocata dalla base, del nostro presidente di candidarsi alle prossime elezioni europee. Un segnale forte che nasce dall’esigenza di rimettere al centro i valori che da sempre ci caratterizzano. Non siamo anti europei ma vogliamo cambiare le cose, e il ruolo dell’Italia, anche attraverso il grande spessore da statista di Silvio Berlusconi. Forza Italia non sta comunque con le mani in mano, visto che anche il recentissimo sblocco dei fondi per i piccoli comuni, è stato chiesto per primi da noi con un ordine del giorno firmato dalla sottoscritta e dal’onorevole Nevi, poi accolto».

‘Nemico’ M5s

Raffaele Nevi, oltre a ricordare «la bellissima primavera del 1994, quando fondai il secondo club di Forza Italia a Terni, la prima fu Augusta Pellegrini, credendo nei valori che hanno sempre accompagnato il mio impegno politico», è andato all’attacco dei 5 Stelle su più fronti. «Il problema non è il ricambio, perché anche i ‘grillini’ hanno presentato ed eletto nomi nuovi. Ma i criteri di scelta. Per noi già nel 1994 contavano competenza, credibilità e serietà. Il M5s invece non tiene conto di tutto ciò». Sui ‘festeggiamenti’: «Oggi, dopo 25 anni, vogliamo riprendere e rilanciare quei temi, un po’ annacquati dal matrimonio non proprio felicissimo con il Pdl. ‘Ricette liberali’ fondamentali per restituire una speranza a chi, oggi, vorrebbe investire e creare lavoro. Un dato drammatico su tutti, ad otto mesi dalla nascita del governo giallo-verde: a novembre 2018 le domande di disoccupazione sono 223 mila in più rispetto al 2017, cioè +5,2%. Basta costringere i nostri giovani ad emigrare».

«Riflettere a Terni»

Sempre per Nevi «anche a Terni fra periferie, Camera di commercio, ambiente, prospettive dell’acciaieria – tema su cui il M5s è spaventosamente assente -, infrastrutture come la Flaminia, la fermata del Frecciarossa ad Orte, le questioni non mancano. E l’amministrazione comunale deve avviare una riflessione per decidere come affrontare ciascuno di questi temi». Bruschini da par suo ha ricordato «le difficoltà organizzative sui territori che puntiamo a superare, rilanciando i capisaldi di Forza Italia. Dalle città, dai paesi si deve ripartire per costruire un percorso in grado di portarci a governare. Già i congressi che terremo entro la primavera saranno fondamentali, al pari del tesseramento. Puntiamo a tornare forti proprio dove, in effetti, negli anni qualche problema c’è stato».

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