Terni, Fiorini: «Dominici buttato via»

Il consigliere ex Lega – oggi Gruppo misto – chiede «all’amico sindaco» quali siano le ragioni alla base della decisione di ‘tagliare’ l’assessore

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di Emanuele Fiorini
Consigliere regionale Umbria e comunale Terni – Gruppo misto

Voglio dire al mio amico Leonardo (Latini, ndR), sindaco di Terni, che non ho capito bene la sua mossa di ritirare le deleghe all’assessore comunale al bilancio, Fabrizio Dominici, proprio nel giorno in cui veniva presentato il bilancio stabilmente riequilibrato. Un lavoro di cui tutta la città è grata – e lo sarà sempre – nei confronti del suo redattore, lo stesso assessore Dominici. Questo commercialista riminese, dopo mesi di duro lavoro, è riuscito a vedere approvata la sua ipotesi di bilancio riequilibrato dal ministero dell’Interno e ce ne ha fatto prezioso dono. Pensando a lui e al suo impegno, fedele e solerte, dovremmo sempre ricordarci quale enorme grana ci aveva lasciato in eredità la precedente e commissariata giunta del Pd: il dissesto di bilancio.

Pertanto mi aspettavo che Leonardo (Latini, ndR), proprio alla prima del bilancio riequilibrato, intonasse la marcia trionfale. Invece la nota emessa mi è sembrata alquanto stonata e del tutto fuori tempo. Il mio orecchio era teso per un acuto in battere, invece lui l’ha fatto in levare… cacciare Dominici, così come hanno riportato diversi giornali, è stata una scelta illogica e approssimativa e che, per certi versi, ha pure il sapore di ingratitudine verso chi ha lavorato per il bene di Terni e dei ternani, portando a casa un risultato importantissimo.

Io non so chi consiglia Leonardo (Latini, ndR), però dare il benservito a Dominici in tal modo è stato davvero un fatto di quelli che più ci penso e più mi lascia perplesso, se non imbarazzato. Avevamo in giunta un super professionista, con la voglia di servire Terni con onestà intellettuale e lo Stato al tempo stesso: adesso vedremo con quali competenze sarà sostituito. Io una certezza ce l’ho: per provare a far decollare Terni, città in sofferenza per la mancanza di lavoro e vittima di troppi inquinamenti, propri e altrui, non servono illusionisti ma persone che sanno fare grazie alle loro indiscutibili capacità. Uno ce l’avevamo e l’abbiamo buttato via.

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