Terni, Fondazione Carit finanzia e ‘rilancia’

Erogati 4,8 milioni di euro nel corso del 2017. Il presidente Carlini parla dei temi ‘caldi’: dal teatro Verdi alla fontana di piazza Tacito

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Le puntualizzazioni su alcuni dei temi più ‘caldi’ e cari alla città, arrivano – come da prassi – in conclusione: teatro Verdi, fontana di piazza Tacito, ex Banca d’Italia, istituto Briccialdi. E Luigi Carlini, il presidente della Fondazione Carit che giovedì mattina ha tracciato il bilancio delle attività condotte nel corso del 2017 dall’istituzione, ha detto la sua punto per punto.

PARLA IL PRESIDENTE LUIGI CARLINI – VIDEO

La platea

Teatro Verdi «È una nostra priorità – afferma Carlini -. Abbiano fatto numerose riunioni e quindi deciso di intervenire mettendo a disposizione un contributo. È però necessario trovare un progetto bello e ambizioso con un adeguato piano di gestione; in questo senso dal ‘concorso di idee’ che verrà promulgato quanto prima dal Comune, ci attendiamo risposte interessanti. L’attenzione e l’impegno della Fondazione su questo tema sono massimi».

Ex banca d’Italia Altro punto è l’acquisto, da parte della Fondazione Carit, dell’ex sede della Banca d’Italia di piazza Tacito, per farne un polo museale ed espositivo: «Le stime sono state fatte – spiega il presidente – ed è contestualmente iniziata una trattativa. Il problema non è l’acquisizione, ma il fatto che al momento questa città ha, a nostro giudizio, altre priorità come quella del recupero del teatro Verdi. Per questo possiamo dire che il progetto è stato messo per il momento in stand-by, perché il percorso è complesso e vogliamo concentrarci, in questa fase, su altri aspetti della nostra attività».

Fontana di piazza Tacito Un’altra delle ‘incompiute’ per eccellenza della città, potrebbe – secondo Luigi Carlini – vedere diradarsi alcune ‘nubi’: «Finalmente con la Soprintendenza, a differenza del passato quando sono state create alcune difficoltà, c’è la massima sintonia. Noi siamo pronti, ed i fondi ci sono, per incaricare una ditta specializzata fra quelle indicate dalla Soprintendenza ed eseguire una copia dei mosaici del Cagli. Ma prima è necessario che parta il distacco dell’opera presente – e il Comune deve concludere l’iter di affidamento dei lavori – che verrà poi restaurata e musealizzata. Il percorso di erogazione dei fondi, da parte della Fondazione, si completerà appena partirà il distacco delle tessere».

Briccialdi più ‘manageriale’ Infine l’istituto Briccialdi che si avvia verso la statalizzazione ma che, secondo Carlini, «per raggiungere risultati ancora migliori necessita di un’impostazione più manageriale e non solo ‘musicale’, fermi restando l’attivismo e la competenza dell’attuale management. Come Fondazione anche qui assicuriamo attenzione, impegno e un sostegno consolidato».

Il 2017 della Fondazione Carit Poi ci sono i numeri: dei finanziamenti, del patrimonio e delle tante attività che l’istituzione – punto di riferimento, a maggior ragione in una lunga fase critica per privati e soprattutto enti pubblici – riveste per l’intero territorio. E qui il presidente Carlini ha elencato quanto compiuto nel corso dell’anno, seduto al tavolo insieme al vice Ulrico Dragoni, al direttore generale Cesare Di Erasmo ed al vice segretario Anna Ciccarelli.

Le erogazioni «Il consiglio di amministrazione della Fondazione – è stato detto – assistito dal collegio dei revisori, ha potuto realizzare nel 2017 tutti gli obiettivi prefissati dal comitato di indirizzo nel documento programmatico previsionale annuale». Nel corso dell’anno sono stati distribuiti oltre 4,8 milioni di euro nei sei settori di intervento: ricerca scientifica e tecnologica (376.900 euro), arte, attività e beni culturali (899.175 euro), salute pubblica (401.260 euro), educazione e istruzione (847.852 euro), volontariato, filantropia e beneficenza (1.256.683 euro), sviluppo locale (1.086.909 euro).

La scelta dei bandi Strumento privilegiato per selezionare le erogazioni da deliberare, tanto da fare della Fondazione Carit un modello per analoghe realtà regionali e non solo, è quello dei bandi: otto quelli deliberati nel 2017, due dei quali – uno per le scuole dell’infanzia dai 3 ai 6 anni (76 mila euro previsti) ed un altro per migliorare le palestre degli istituti superiori di secondo grado del territorio (200 mila euro) – in uscita entro gennaio.

Ricerca scientifica, arte e cultura In questi ambiti la Fondazione ha sostenuto un progetto dell’università di Perugia per l’area di crisi complessa del ternano e, in qualità di socio fondatore, ha stanziato per la ‘Fondazione cellule staminali’ il contributo annnuo ed un finanziamento straordinario per l’acquisto di strumenti di ricerca. Nel settore dell’arte e cultura sono stati deliberati finanziamenti in favore di enti locali e associazioni senza scopo di lucro, tra cui il Teatro Stabile dell’Umbria, l’Istess, l’istituto Briccialdi, le associazioni Narnia Arts Academy, Visioninmusica, Mozart Italia e la Filarmonica Umbra. Diversi gli impegni sostenuti per la valorizzazione e la conservazione di importanti beni artistici presenti sul territorio, oltre all’acquisto di opere d’arte da primarie case d’asta europee per la Raccolta della Fondazione.

Sanità Luigi Carlini ha parlato di «anno di transizione per il sostegno alla sanità (la salute pubblica nel 2017 ha rappresentato l’8% degli investimenti totali, ndR), dopo alcuni impegni di assoluta importanza, come la Pet-Tac per l’ospedale Santa Maria». L’istituzione di palazzo Montani Leoni ha rivolto il proprio sostegno «al potenziamento delle dotazioni sanitarie dell’azienda ospedaliera di Terni, in un piano organico di costante aggiornamento tecnologico e di implementazione delle prestazioni diagnostiche e terapeutiche innovative a disposizione dei cittadini. In particolare sono stati finanziati l’acquisto di una nuova Tac, di un ecografo e di un’apparecchiatura per la diagnosi precoce e il monitoraggio del melanoma maligno per la clinica dermatologica».

Istruzione Gli impegni più significativi in questo settore, nel corso del 2017, sono stati rappresentati da bandi come quello per ‘richieste generali di contributo’ da parte di scuole e associazioni, il bando per i laboratori scolastici e quello per i ‘lettori madrelingua’. Confermati anche gli impegni per il polo scientifico e didattico di Terni dell’università di Perugia. Come iniziative proprie della Fondazione, sono stati deliberati finanziamenti per l’assegnazione di premi agli studenti meritevoli e per l’acquisto di libri.

Volontariato, beneficenza e sviluppo locale Due i bandi principali sul tema del sostegno a chi è in difficoltà: quello relativo a quattro progetti approvati attraverso il ‘welfare di comunità’ per sopperire a situazioni di emergenza alimentare, alloggiativa e finanziaria di famiglie colpite dalla crisi e quello per sostenere le attività di associazioni senza fini di lucro ed enti ecclesiastici del territorio. Infine nel settore dello sviluppo locale la Fondazione ha stanziato poco meno di 1 milione e 100 mila euro, destinati fra gli altri ad iniziative che hanno promosso il territorio anche sul piano turistico (è il caso del video realizzato con Tania Cagnotto alla Cascata delle Marmore), al progetto di adeguamento delle palestre delle scuole superiori, al ritorno di Umbria Jazz a Terni («l’edizione ‘Spring’ del 2018 – ha aggiunto Carlini – sarà ancora più ricca e si concluderà il 1° maggio con un grande concerto»), il memorial Paolo D’Aloja e la riqualificazione di largo Villa Glori.

Patrimonio e ringraziamenti Il patrimonio stimato della Fondazione Carit, alla fine del 2017, è di circa 200 milioni di euro. «Puntiamo ad incrementarlo – ha concluso Carlini – mantenendo comunue un rischio basso e cercando di incrementare ulteriormente le erogazioni. Un plauso va al vice presidente Ulrico Dragoni che, insieme all’advisor Angelo Drusiani, coordina le attività di investimento, congiuntamente alla commissione presieduta da Valeria De Bonis. Il mio ‘grazie’ va a tutti i componenti la struttura organizzativa, ai membri del cda, al Collegio dei revisori, al comitato di indirizzo presieduto da Mirella Cimini ed ai 153 soci della Fondazione. È grazie all’impegno, alla professionalità, alla competenza di tutti loro se abbiamo potuto raggiungere determinati risultati». Ricordati infine tre soci storici, scomparsi nel corso dell’anno che si sta per concludere: Terenzio Malvetani, Mario Ruozi Berretta e Giancarlo Aleandri.

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