Terni, fondi ‘periferie’: la caccia è aperta

Il Comune annuncia i progetti che faranno parte del dossier da presentare entro agosto per intercettare i 18 milioni a disposizione

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La caccia ai 18 milioni messi a disposizione del governo per i Comuni capoluogo di Provincia è aperta: «Il bando, ha spiegato il sindaco Leopoldo Di Girolamo, affiancato da una parte della giunta – ci permette, a partire da uno specifico approccio metodologico, frutto delle scelte strategiche fatte dall’amministrazione, di fare una sintesi e rilanciarne l’attuazione, dando una risposta coordinata ed integrata tra recupero fisico funzionale e opportunità derivanti dai fondi che potrebbero essere ottenuti».

L'area interessata

L’area interessata

I ‘confini’ L’ambito scelto per la localizzazione della proposta e dove si ritene siano presenti in forma significativa le criticità e problematiche indicate dal bando, spiega l’assessore all’urbanistica, Francesco Andreani, che avrà il compito di coordinare il tutto «è quello individuato nella fascia est, ovvero quella che ricomprende a partire da nord, l’area della stazione ferroviaria coincidente con il Pit, la zona ex Bosco-Camuzzi, il tessuto residenziale di Via Piemonte-Via Toscana-Sant’Agnese-Campofregoso, il parco Rosselli e la ex Circoscrizione, l’area Via Angeloni-Cairoli, l’area ex Gruber, il lungonera e lungoserra».

Sei aree tematiche Il territorio individuato, poi, è stato a sua volta suddiviso in sei settori specifici: «’Area delle nuove centralità’, driver di sviluppo urbano e di quartiere, individuata nell’ex Gruber – è stato spiegato – ‘Area delle nuove centralità’, driver di sviluppo urbano e territoriale, individuata negli ambiti Pit-ex Bosco, Camuzzi, Cmm; ‘Area della rigenerazione di centralità dismesse o da valorizzare’, driver di sviluppo di quartiere, individuata negli ambiti Parco Rosselli, ex Circoscrizione-Largo Cairoli; ‘Area della rigenerazione e rinnovamento tessuto urbano diffuso’, coincidente con l’intero ambito interessato dal progetto; ‘Area dell’innovazione sociale, economica e dei servizi di quartiere’, coincidente con l’intero ambito interessato; ‘Area dei piani, studi, finanza di progetto, partenariato, investimenti immateriali’, coincidente con l’intero ambito interessato».

I progetti avviati Una seconda indicazione, dice il vice sindaco, Francesca Malafoglia, «è relativa ai progetti e procedure già avviati dall’amministrazione e da tenere in debito conto, ovvero: le attività svolte ed in corso relativamente ai temi Agenda urbana, Smart city, Smart land e politiche connesse, le attività svolte ed in corso relativamente ai temi innovazione sociale e politiche connesse; le attività svolte ed in itinere inerenti i temi dell’accessibilità quale elemento identitario e qualificante delle politiche dell’amministrazione, a partire dall’esperienza di Agenda 22; le attività in corso relativamente al completamento del Progetto integrato territoriale (Pit)».

I privati Visto, poi, che il contributo di soggetti privati, «con una quota pari o superiore al 25%, permette di ottenere un punteggio più alto ai fini della valutazione dei progetti – è il dettaglio importante – contestualmente è stato annunciato il bando che attiva il processo di coprogettazione, finalizzato alla consultazione di tutti i soggetti che, a vario titolo, sono o possono essere interessati a fornire un contributo». Il tutto dovrà essere impacchettato – deve essere avviata la fase di partecipazione – e spedito al governo entro agosto.

 

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