Terni: «Fontana piazza Tacito, da lì si riparte»

Da teatro Verdi e Telfer solo ‘grane’ mentre va avanti il percorso per restaurare il simbolo della città: «Un piccolo miracolo. Grazie a chi ci crede»

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di Enrico Melasecche
Assessore del Comune di Terni

Enrico Melasecche con Luigi Carlini

Sembra impossibile eppure gli sforzi di questi mesi hanno portato ad un piccolo miracolo. Un altro regalo di Natale che faccio a tutti i ternani che da troppi anni lamentavano un degrado inaccettabile di piazza Tacito con la fontana soffocata da quella recinzione che nasconde ancora la vergogna di troppe responsabilità.

Tre date che segnano la ripartenza:

Tutto fatto? No di certo perché vedremo la conclusione del cantiere solo a metà del 2020 anche perché la Soprintendenza ha posto il vincolo sugli attuali mosaici nonostante non siano quelli originali ma quelli rimessi ex-novo dopo la distruzione dai bombardamenti e questo ha comportato una cifra enorme da spendere, messa a disposizione della Fondazione Carit che ringrazio a nome di tutta la città, ma anche tempi più lunghi del necessario. Tuttavia finalmente siamo giunti ai blocchi di partenza ed il percorso è comunque da oggi tutto in discesa.

Ricordo che stiamo definendo gli altri interventi di tipo tecnologico come l’impianto idraulico, molto complesso, e quello elettrico: entrambi progettati da Asm e dalla stessa in gran parte finanziati. Inoltre Ast si è offerta di offrire tutte le tubazioni speciali in acciaio inox mentre siamo in attesa di una conferma da parte del Sii per la fornitura delle apparecchiature per il monitoraggio della qualità e depurazione dell’acqua.

Manca all’appello il finanziamento di altri aspetti marginali come, ad esempio, la realizzazione di nuovo passaggio sotterraneo, utilizzando un posto auto adiacente che consentirà ben più agevolmente la visita alla stanza sotto il catino, una sorta di ‘piccolo museo delle tecnologie della Fontana’, in cui sono finora entrati solo i tecnici ma che da qui ad un anno e mezzo potranno entrare, prenotandosi per tempo, tutti i ternani ed i turisti. Si passerà non più dallo stretto cunicolo posto sul marciapiede della Banca d’Italia, ma in modo molto più agevole e sicuro dal nuovo passaggio direttamente dal parcheggio adiacente.

Un’altra delle grandi incompiute di questo ventennio sta ripartendo. Tutti i ternani torneranno ad esserne fieri. Non amo fare selfie riempiendo i social delle mie foto in tutte le possibili pose. Preferisco da sempre mostrare il frutto dell’impegno del mio lavoro e di tutti coloro che collaborano con me in Comune e nelle società partecipate, di tutti i volontari ed i ternani di buona volontà che partecipano a questa nuova avventura e che ringrazio di cuore. Un saluto doveroso a quei mille e più elettori che pochi mesi fa mi hanno dato fiducia ma anche a tutti coloro che oggi, di fronte alla evidenza ed alla coerenza dei comportamenti, mi sono vicini. Non rimarranno delusi.

Buon Natale e buon anno a tutti i ternani di buona volontà che non si rassegnano alla mediocrità, che non chinano la testa di fronte alle palesi prepotenze della burocrazia, che pretende che Terni si indebiti per milioni per costruire una nuova assurda passerella a Papigno, che non si accontentano di un teatro Verdi qualsiasi ma vogliono un teatro Verdi adeguato sismicamente e sicuro, efficiente, bellissimo, di cui essere orgogliosi, tutti quei ternani che che ogni giorno combattono anche con piccoli atti contro la trasandatezza e la furbizia che ci ha portati al dissesto. Terni può farcela solo e soltanto se crede nel suo ruolo e combatte ogni giorno per conquistarsi il proprio futuro.

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