Terni, Fontana Tacito: «Attiva entro il 2018»

Nuovo anno e nuovo aggiornamento della situazione. Per l’assessore Corradi «il catastrofismo non aiuta. Per il teatro Verdi siamo in una fase costruttiva»

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Fontana di piazza Tacito e teatro Verdi, l’assessore Sandro Corradi torna a fare i ‘conti’ e, in avvio di anno, procede con un nuovo aggiornamento della situazione anche a causa del recente attacco del M5S: «Riattivazione fontana entro il 2018, per il teatro stiamo raggiungendo la copertura finanziaria».

MOSAICI DELLA FONTANA AL CAOS

Sandro Corradi

Complessità recupero fontana Negli ultimi mesi – diverse le presenze in commissione consiliare per fare il punto della situazione – Corradi più volte si è esposti sulla fontana di piazza Tacito. Con l’inizio del 2018 ecco una nuova delucidazione: «C’è un percorso amministrativo definito, sostanziato da risorse già reperite, che entro il 2018 porterà – la stima – alla riattivazione di questo simbolo di Terni. Occorre dire – prosegue Corradi – che il lavoro di recupero si è mostrato molto più complesso di quanto stimato inizialmente, ora si è aperta una nuova fase con la Sovrintendenza e questo è un aspetto sicuramente positivo, in quanto è necessario interloquire e trovare punti di intesa se vogliamo che i lavori vadano avanti, la contrapposizione fine a sé stessa e la polemica strumentale servono solo a bloccare i cantieri e a rallentare i lavori. Nell’ottica del fare e del fare bene, sono stati reperiti 850 mila euro per il rifacimento, secondo progetto, dei mosaici, ed è stata individuata una prospettiva di musealizzazione, al Caos o nell’area Ast, di quelli esistenti. Entro febbraio – rilancia – si concluderà la progettazione esecutiva e quindi si passerà alla successiva gara per l’affidamento dei lavori veri e propri».

M5S: «FALSO D’AUTORE»

Il teatro e il bando In quanto al Verdi, l’assessore ai lavori pubblici sottolinea che «non stiamo sicuramente in una fase così avanzata, ma anche qui stiamo in una fase nuova, costruttiva. Ormai assodato che andremo a un bando internazionale – entro febbraio, specifica – per la progettazione del nuovo teatro, chiudendo così una polemica, sulla tipologia di recupero, che non ha dato alcun risultato positivo e concreto. Il lavoro che stiamo portando avanti all’insegna di unire gli sforzi e di coinvolgere tutti i soggetti che possano dare apporti rilevanti, ad iniziare dalla fondazione Carit, consentirà di sostenere il bando nella maniera dovuta, affinché si arrivi a un progetto che tenga insieme funzionalità, fruibilità, qualità architettonica ed identità. L’obiettivo è ridare alla città un teatro da opera lirica, da 800 posti, dotato di tutte le più moderne tecnologie in ambito acustico e di confort, dal costo complessivo di circa 9 milioni».

LE SCELTE PER IL TEATRO VERDI

La Fontana oggi

Le polemiche Corradi risponde poi alle critiche emerse nelle ultime settimane: «Anche in questo periodo festivo non hanno trovato pace i gridi di allarme e le previsioni catastrofiste sulle sorti della fontana e del Verdi, con espliciti richiami a presunte responsabilità degli attuali amministratori. È sotto gli occhi di tutti che si tratta di vicende ventennali, nel senso che le carenze manutentive, gli interventi di restauro sicuramente non risolutivi, sono stati una costante della fontana negli ultimi venti anni. La vicenda del Verdi, come problema della città, inizia con il termine del contratto di concessione nel 2008. Questa amministrazione l’ha affrontata, imboccando una strada certa, quella di un nuovo teatro con caratteristiche architettoniche e funzionali che emergeranno in maniera puntuale dalla conclusione della procedura del bando di progettazione. La situazione dell’attività amministrativa – conclude l’assessore – complessiva dell’ente è sicuramente non facile, ma deprimere anche gli aspetti positivi, i cambi di passo, non aiuta la città a raggiungere i suoi obiettivi».

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