Terni: furti e droga, polizia in allerta

Celebrato il 167/esimo anniversario: reati costanti, ma crescono colpi in abitazione e arresti per spaccio. Messineo: «Territorio sicuro»

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‘#Essercisempre’: anche a Terni questo motto ha accompagnato la cerimonia organizzata, mercoledì mattina a palazzo Gazzoli, in occasione del 167/esimo anniversario della polizia di Stato. Davanti ad un parterre ricco di istituzioni e autorità civili e militari, oltre che di studenti di vare scuole ternane, a fare gli onori di casa è stato il questore Antonino Messineo, che ha tracciato il bilancio di un anno di attività, ma soprattutto puntato l’attenzione sull’importanza del rapporto tra forze dell’ordine e giovani generazioni, oltre che «dell’ascolto dei bisogni concreti della cittadinanza».

VIDEO – LE PAROLE DEL QUESTORE MESSINEO

Prevenzione prima di tutto

«La sicurezza è la nostra missione – ha detto Messineo durante il suo discorso -, possiamo dire di aver raggiunto risultati di eccellenza sul profilo della repressione, ma anche della prevenzione, dando una risposta efficace e veloce nella lotta a tutte le forme di criminalità e di dipendenza. Proprio sul fronte della prevenione abbiamo sperimentato con successo, nelle ore notturne, i servizi straordinari svolti congiuntamente con le altre forze di polizia, affiancati ai normali servizi di pattugiamento, aggregando le singole competenze settoriali e dando così valore aggiunto all’attività».

LA FOTOGALLERY DI ALBERTO MIRIMAO

Il bilancio, furti in abitazione tornano a crescere

Quanto ai numeri relativi agli ultimi dodici mesi, in tutta la provincia sono state oltre 94 mila le persone identificate dalla polizia e 60 mila le auto controllate, con un aumento nel capoluogo, tra il 2018 e il 2019, rispettivamente del 64% e del 287% da parte dell’ufficio prevenzione e soccorso pubblico. Le persone arrestate sono state invece 135 (+6%) e quelle denunciate a piede libero 1.092 (+1%). I reati denunciati hanno subito un lieve calo a Terni (da 4.495 a 4.378, -3%) e un aumento altrettanto lieve in provincia (da 6.779 a 6.916, +2%). Diminuiscono nel complesso i furti, sia in città che in provincia (-9% e -1%), ma l’andamento è variabile a seconda della fattispecie, visto che mentre diminuscono significativamente quelli con destrezza (-39% a Terni e -34% in provincia) e con strappo (-50% e -46%), aumentano quelli in abitazione, rispettivamente del 17% e del 14%. In aumento, nel capoluogo, anche rapine e tentate rapine (+40%) e truffe e frodi informatiche (+30%).

Stupefacenti sotto la lente

Quanto alla violenza di genere, mentre le denunce per maltrattamenti contro familiari e conviventi diminuiscono nell’intera provincia del 13%, aumentano del 20% quelle per atti persecutori. In merito al contrasto alle sostanze stupefacenti, in crescita tra il 2018 e il 2019 sia il numero delle persone arrestate (+68%), che quelle denunciate (+20%) e segnalate (+6%). Significativa anche l’attività sul fronte dell’immigrazione, con 170 espulsioni, 35 accompagnamenti coatti ai Cpr e oltre 2 mila permessi di soggiorno rilasciati.

I riconoscimenti

Le celebrazioni di mercoledì – concluse con l’esibizione della pianista ternana Cristiana Pegoraro – sono state come da tradizione l’occasione anche per consegnare le onorificenze agli agenti che si sono distinti in operazioni di servizio. A premiarli quest’anno, accanto alle autorità, anche alcuni degli studenti presenti. Ecco la lista dei premiati: la medaglia di bronzo al merito civile è stata concessa ai sovrintendenti capo Claudio Nannini e Roberto Tomassi e all’assistente capo Manlio Fogliano, un encomio al sovrintendente Stefano Picchiantani, al vice questore Giuseppe Taschetti e al sovrintendente capo Luca Gronchi, all’ispettore capo Piero Lupi, ai sovrintendenti capo Stefano De Majo e Claudio Nannini (doppio per questi ultimi tre) e al vice sovrintende Roberto Fiorani. Quest’ultimo ha anche ricevuto la lode insieme al sovrintendente capo Massimo Mancini e agli assistenti capo Anna Maria Santili, Maurizio Bernardini e Danilo Nesta, all’assistente capo Valerio Spagnolo, al sovrintendente capo Marco Menghini, al sovrintenndente Raffaele Quattranni (doppia per lui) e al sovrintendente capo Marco Ponzo.

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