Terni, futuro di Ast: scontro in Regione

Toni accesi tra il vice presidente Paparelli e Nevi (Forza Italia) che lo accusa di «leggere in aula resoconti aziendali». La presidente Porzi minaccia di buttare fuori entrambi

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E’ finita con la presidente del consiglio regionale, Donatela Porzi, che per farli smettere ha minacciato: «Vi faccio uscire entrambi dall’aula». A dimostrazione che quando si parla della ThyssenKrupp Ast di Terni, il rischio di farsi prendere dal nervosismo è sempre presente.

Question time Gli ‘entrambi’ di cui si parla sono il vice presidente della Regione, Fabio Paparelli e il presidente del gruppo di Forza Italia, Raffaele Nevi e tutto è nato – nel corso del question time di mercoledì mattina, quando Nevi ha chiesto lumi sulla situazione della ThyssenKrupp Ast e se la Regione ha intenzione di chiedere un confronto diretto con i vertici della multinazionale.

Raffaele Nevi

Le criticità Secondo Nevi ci sarebbero «criticità sulla stato di applicazione dell’accordo raggiunto al Mise nel dicembre del 2014, perché si assiste ad un costante depotenziamento delle ‘partecipate’ e del settore commerciale – ha ricordato la vicenda Terninox, che in sede ministeriale era stata definita centrale, mentre a fine mese chiuderà – e sarebbe opportuno che la Regione chieda all’azienda dei chiarimenti e delle rassicurazioni attendibili».

Fabio Paparelli (Foto A.Mirimao)

La risposta Paparelli ha risposto snocciolando dati: «L’azienda ha annunciato che la produzione ha raggiunto un volume di 500 mila tonnellate di acciaio ‘freddo’, di 364 mila tonnellate di ‘caldo’, di 21 mila tonnellate di ‘forgiati’ e di un milione di ‘tubi’. Entro giugno verrà definito il progetto di recupero delle scorie. Entro il 2018 sono previsti 172 milioni di investimenti, con l’avvio entro il 2017 della nuova linea trasferita da Torino  in grado di lavorare fino a 125 mila tonnellate all’anno di materiale, mentre 4,5 milioni saranno investiti sul Tubificio. L’ad Burelli ci ha assicurato che non c’è nessuna previsione di vendita del sito ternano».

Il battibecco Nella replica Nevi si è detto «assolutamente insoddisfatto, perché il vice presidente Paparelli sembra essere venuto qui a leggere una nota dell’azienda, dalla quale si evincerebbe che tutto va bene e che quindi il tavolo ministeriale è chiuso. Io invece avevo evidenziato gli impegni scritti (messi nero su bianco nell’accordo del dicembre 2014) e non mantenuti da ThyssenKrupp su Aspasiel, Sdf, Titania e sulla chiusura della Terninox di Ancona. Non sono solo io, peraltro, a pensarla così, visto che anche anche i sindacati, Cgil in primis, denunciano le stesse cose». A quel punto Paparelli ha replicato ed è iniziato un battibecco tra i due – «la sua è una risposta pericolosa», ha accusato Nevi – che ha portato la presidente Porzi a togliere la parola ad entrambi ed a passare al successivo punto all’ordine del giorno. Sì, decisamente quello di ThyssenKrupp Ast resta un nervo scoperto.

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