Terni, ‘giallo’ delibera sul Foro Boario

Spunta un atto da discutere mercoledì sul rinnovo delle concessioni agli operatori del mercato. Dominici: «Me la sono ritrovata, si ritira». Manciucca smentisce passo indietro

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di S.F.

Non è stata nemmeno discussa visto che è in programma per mercoledì mattina – riunione prevista a partire dalle 9 – a palazzo Spada. È bastata metterla nel protocollo numero 33100 per far scatenare l’ennesimo ‘caso’ della partita in corso sulla realizzazione del palasport a Terni: nel mirino questa volta ci finisce la delibera riguardante il rinnovo delle concessioni per il mercato ortofrutticolo al Foro Boario, in strada San Martino. C’è qualcuno che, a quanto pare, non ne era al corrente: l’assessore al bilancio Fabrizio Dominici.

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La delibera in questione

Tre righe che catturano l’attenzione. Perché vanno ad inserirsi nel contesto più ampio legato a strada San Martino e il Foro Boario: la seconda delibera inserita nell’ordine del giorno – riguardanti l’assessore al patrimonio e al bilancio – recita ‘concessione in uso dell’area annonaria sita in località San Martino agli operatori economici che esercitano l’attività di vendita all’ingrosso di prodotti ortofrutticoli, compreso l’esercizio-bar che insiste sull’area medesima dal 1° ottobre 2018 al 31 dicembre 2020». Interessante. Il tema si ricollega infatti alla realizzazione del palazzetto: nell’ottobre 2017 il consiglio comunale aveva approvato un atto di indirizzo dell’allora I° commissione consiliare per «un impegno formale, anche contrattuale con il vincitore della gara, per il completamento in ogni parte, viabilità compresa, del nuovo mercato prima di ordinare il trasferimento degli operatori presenti; a prevedere gli oneri di demolizione e pulizia dei fabbricati esistenti a carico del vincitore della gara per la realizzazione del palasport». Un altro tassello – c’è anche il mattatoio comunale da tenere a mente – del puzzle insomma. Ma c’è stato un problema.

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Fabrizio Dominici ed Enrico Melasecche nei giorni scorsi

«Me la sono ritrovata, via»

Nel protocollo è indicato solo il tema in linea generale, ma l’assessore Dominici ha letto il contenuto e si è subito attivato per il ritiro della delibera. Strano a vedere il documento lanciato in giornata dal Comune di Terni, ma il ‘titolare’ al bilancio tuona e nemmeno poco sulla questione: «All’interno – risponde dopo la richiesta di delucidazioni sull’atto – si fanno tutta una serie di valutazioni di avvio alla procedura per i lavori del palasport dietro lo stadio. Io non l’avevo richiesta e me la sono ritrovata nelle ultime ore, sarà ritirata. Le concessioni? Non rinnovo niente, sono scadute lo scorso anno e le proroghe non si possono fare. Devo capire perché questa delibera è uscita fuori senza aver sentito il funzionario e il dirigente: sono abituato a guardarle e studiarle prima di passare alla fase di discussione. Se è legittima la porterò la settimana prossima». Altra carne al fuoco.

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Gli spazi

Commissione Salc, out anche Manciucca

Non c’è pace sulla questione palasport e difficilmente si avrà nei prossimi giorni. ‘Schieramenti’ ormai delineati, ognuno resta sulle sue posizioni e il tempo scorre: «Bisogna ricordarsi – Dominici ne approfitta anche per un passaggio sul tema – che per effettuare una spesa occorre l’inserimento preventivo nel bilancio e non riguarda quello stabilmente riequilibrato. Parlo del cofinanziamento del Comune – previsto dal progetto – per oltre tre milioni di euro, al momento non ci sono e procedere significherebbe creare un debito fuori bilancio. Sono l’assessore al bilancio e non lo permetto». A proposito della commissione per la valutazione della busta tecnica-economica della Salc: ‘dimissioni’ anche per Mauro Manciucca, il computo sale a tre dopo i passi indietro di Alessia Almadori e Andrea Zaccone emersi nei giorni scorsi.

Manciucca con Cuzzucoli e Giammari

Parla l’architetto Manciucca: «Dimissioni? No, sono in attesa»

In merito alla commissione per la Salc e ai membri, il funzionario tecnico del Comune di Terni fa sapere che in realtà «non c’è stato alcun atto formale di ‘dimissioni’, resto in attesa delle determinazioni del responsabile della commissione. Ripeto, per quel che mi riguarda non ho mai inviato alcuna lettera per un passo indietro o altro».

Gentiletti in tackle: «Indegno siparietto»

Il consigliere comunale di Senso Civico invita il sindaco a farsi sentire: «Basta con questo indegno siparietto che danneggia la città. Sul palazzetto dello sport il sindaco batta un colpo. Seguo da giorni la vicenda relativa alla procedura e alla realizzazione del nuovo palazzetto dello sport: ad ora non sono intervenuto ma adesso è ora di farla finita. L’ennesima rissa in giunta fra gli assessori competenti per dimostrare chi comanda, vista l ‘assenza del sindaco, ha assunto ormai i tratti del grottesco. Se non pregiudicasse la già compromessa credibilità della città per gli investitori si potrebbe anche continuare ad assistere, magari vendendo i diritti a qualche autore di sitcom. A me, però, non fa più ridere. Ugualmente penso sia per la città e così per i tanti investitori, i tanti giovani e sportivi che aspettano di sapere.
Vedere il nostro futuro in balia di approssimazione e lotte di potere perché gli assessori devono affermare chi ha lo ius primae noctis sul palazzetto dello sport è intollerabile. Chiediamo inoltre rispetto delle procedure amministrative in corso che non sono di competenza della politica ma dei tecnici comunali, in particolare riteniamo che la commissione esaminatrice e il rup vadano lasciati lavorare serenamente nell’ambito della normativa vigente e delle regole della pubblica amministrazione. È ora che il sindaco di Terni intervenga e dica qualcosa. Se ci sei, batti un colpo. Se non riapparirà chiederò al presidente del consiglio comunale di convocare il consiglio».

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