Giardini via Bandiera e David: nuovo atto

Terni, ritirato il precedente documento legato alla rotatoria tra viale Trento e Trieste: per l’intitolazione si punta all’area del quartiere Matteotti. Ancora polemiche

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Ci hanno provato ad evitare ulteriori polemiche, anche perché in aula c’erano molti bambini in fase di ‘studio’ in merito al funzionamento del Comune. Parzialmente ci sono riusciti, ma qualche strascico c’è stato comunque: nuovo confronto giovedì mattina a palazzo Spada sul luogo da intitolare a David Raggi con e ’stralcio’ – con tanto di gesto plateale – dell’atto che il consigliere del Gruppo Misto Emanuele Fiorini aveva proposto. Niente rotatoria tra viale Trieste e Trento, passo in avanti per i giardini di via Irma Bandiera nel quartiere Matteotti.

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La commissione con i bambini

Via Bandiera e piazza dell’Olmo

Il quadro è già chiaro da alcune settimane e l’assessore ai lavori pubblici ha ribadito l’idea della giunta: «Verrà interessato il prefetto perché è un problema di fondi e soprattutto di normativa, sapete che devono trascorrere dieci anni dalla data di decesso per l’intitolazione. Per quel che concerne i giardini di via Irma Bandiera c’è stato un incontro con un familiare molto stretto di David e siamo concordi sul luogo da intestargli». Maurizio Cecconelli (FdI) gli chiede se l’ipotesi piazza dell’Olmo – dove il giovane ternano fu ucciso da Amine Aassoul – è fattibile: «C’era stata l’idea di una targa da posizionare sull’edificio ma è di proprietà e ovviamente serve il permesso». Tutti d’accordo nel non tirarla per le lunghe visto il tema delicato e sembra andare tutto liscio, poi arriva Fiorini.

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David Raggi

Fiorini ancora vs Melasecche. La reazione inattesa dei bambini

L’ex leghista – era già accaduto su altri argomenti – mette ancora nel mirino Melasecche: «Oggi è fortunato che ci siano i bambini, altrimenti avrei risposto in modo diverso, sarò docile». Pronta replica: «Ognuno ha la sua sensibilità». Quindi riprende la parola Fiorini: «Il mio atto è d’amore e non politico. Nei giorni successivi rispetto a quando fu rinviato in commissione il documento, qualcuno si è divertito in malomodo. Il problema dei dieci anni? Segnalo la circolare 18 del settembre 1992 del ministero dell’Interno che, grazie alla deroga, consente di superarlo e procedere con l’intitolazione. L’assessore ha fatto una polemica sui social sul tema: qui non c’è nulla di cui farsi belli ma solo cercare di trovare una soluzione migliore». Poi la chiusura con strappo dell’atto di indirizzo – ritirato – firmato ad aprile e l’applauso divertito dei bambini, seguito da quello dei consiglieri. Contesto particolare, concluso dopo un’ora con il parere positivo della I° commissione su un nuovo documento: questa volta si indicano i giardini di via Irma Bandiera. Tuttavia – lo fa Michele Rossi di Terni Civica, breve scambio di vedute con Sara Francescangeli per non limitarlo solo all’area verde del quartiere Matteotti – viene lasciata aperta ogni ipotesi alternativa in caso di problemi.

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