Terni, ‘Giornate Fai’: «Luoghi da scoprire»

Sabato 24 e domenica 25 marzo porte aperte a palazzo Bazzani, al Duomo e la sua Cripta e al Castello di San Pancrazio ad Amelia

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Sono 50 mila i volontari del Fai che in tutta Italia accompagnano i visitatori nella scoperta degli oltre mille luoghi aperti al pubblico, i tanti frammenti di una stessa identità. Sabato 24 e domenica 25 marzo tornano le ‘Giornate Fai di primavera’ e a Terni si apriranno le porte di palazzo Bazzani – sede della Prefettura e della Provincia di Terni – del Duomo e della sua Cripta e del Castello di San Pancrazio ad Amelia.

Palazzo Bazzani

La Prefettura di Terni occupa parte del pian terreno e del primo piano del palazzo del Governo, costruzione di forte monumentalità progettata dall’architetto Cesare Bazzani nel 1930 e dispone di uffici dedicati alle varie attività, di una sala per riunioni, di una serie di sale di rappresentanza e della residenza privata del prefetto. Gli spazi di rappresentanza devono svolgere diverse funzioni: fornire un luogo di accoglienza capiente e prestigioso per le rappresentanze di cittadini e di autorità locali che vengono ricevute in occasioni istituzionali, oltre a locali destinati a personalità istituzionali in visita alla provincia. Il cuore del sistema di accoglienza è costituito dalla successione di vani che mediante accorte aperture di varchi nelle tramezzature hanno dato vita ad un continuum spaziale caratterizzato dal variare dell’arredo di vari tipologie di soggiorni, con un prevalere di tonalità calde riprese da tende, tappezzerie e pavimenti lignei.

Paolo De Biagi

Porte aperte Apprendisti ‘ciceroni’ della scuola secondaria di primo grado Paolano Manassei di Terni, sabato e domenica dalle 10 alle 13 e 15 alle 17, illustreranno la sede della Prefettura ai visitatori. «Ho accolto con piacere ed entusiasmo – sottolinea il prefetto Paolo De Biagi – la proposta di aprire al pubblico i locali della Prefettura. In Italia siamo pieni di cose belle che devono essere patrimonio di tutti, a maggior ragione se queste sono sede di Enti pubblici. Entrare in queste stanze avvicina, inoltre, la comunità alle attività che si svolgono all’interno di queste sale». Anche per Giampiero Lattanzi, presidente della Provincia di Terni, «questa è un’ottima occasione per far conoscere l’arte dell’architetto Bazzani e avvicinare la comunità ai palazzi delle Istituzioni per apprezzarli dall’interno».

La Cripta del Duomo

Il Duomo e la sua Cripta L’imponente edificio di culto, costruito a ridosso delle mura urbiche ove era il sacello di Sant’Anastasio (oggi visibile sotto la pavimentazione del portico), ha origini romaniche, con una ipotesi di datazione post 1174. In epoche rinascimentale e barocca, l’edificio fu trasformato ed ampliato. Risultano più antichi la chiesa primitiva, attuale cripta, ed i frammenti lapidei conservati nella sacrestia ascrivibili al nono secolo circa. La Cripta si presenta come un’aula divisa in tre navi ed absidata ripartita da quattro colonne e situata attualmente sotto la navata centrale della cattedrale. Un tempo doveva essere completamente in superficie, vista la presenza delle monofore absidali, mentre oggi si trova a circa tre metri di profondità rispetto al piano calpestabile. Risale presumibilmente al sedicesimo secolo l’utilizzo della stessa come sepoltura vescovile, mentre l’intervento di restauro più significativo fu opera di Luigi Lanzi nel 1904.

Giuseppe Piemontese

‘Cuore’ di Terni Apprendisti ‘ciceroni’ della scuola secondaria di primo grado Leonardo Da Vinci-Orazio Nucula di Terni, sabato dalle 9 alle 17 e domenica 13.30 alle 17 illustreranno il Duomo e la sua Cripta. «Queste iniziative – secondo il vescovo Giuseppe Piemontese – aiutano le persone a riconoscere luoghi di grande valore. Il Duomo è il ‘cuore’ di Terni, intorno al quale si è sviluppata la storia della città».

Borgo San Pancrazio

Il Castello di San Pancrazio Nella vasta piana compresa tra Amelia e Giove, segnata dal corso delle acque del Rio Grande, sorge il borgo di San Pancrazio, tra i più antichi insediamenti del territorio. Le ipotesi più accreditate fanno risalire il primo insediamento al sesto o settimo secolo e le prime documentazioni di cui si abbia notizia risalgono al 1046, quando nella zona risulta esistente una canonica, primo nucleo di attestazione di un abitato, protetto dalla costruzione di un castello. Dagli anni novanta inizia un grande cambiamento: la proprietà viene acquisita da una coppia straordinaria, che intuisce nel borgo abbandonato e nelle sue pertinenze la sede ideale per ospitare le proprie molteplici attività. Si tratta del regista Peter Stein e dell’attrice Maddalena Crippa, coppia regina del teatro italiano ed europeo, che avviano un lungo percorso di recupero e valorizzazione della proprietà che trasforma il dismesso in uno spazio ispiratore dove storia, arte e natura creano un nuovo ed originale equilibrio.

Laura Pernazza

«Eccellenza» Il Castello potrà essere visitato sabato e domenica dalle 10 alle 17. «Essere tra i mille comuni selezionati e tra i tre della provincia di Terni è per noi un onore», sottolinea il sindaco di Amelia, Laura Pernazza. «Questa è la testimonianza che Amelia si propone come eccellenza e offre pluralità di beni da visitare. Luoghi sconosciuti e aperti solo in poche occasioni. Una grande opportunità, quindi, per tutti. Un ringraziamento va ovviamente al regista Peter Stein e all’attrice Maddalena Crippa».

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