Terni: «Giovane donna vittima di stalking»

La denuncia dell’associazione ‘Luce per Terni’ che esprime solidarietà alla propria presidente Erika Lucci. Indagine in corso

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«Un grave atto discriminatorio»: è quello di cui la presidente dell’associazione ‘Luce per Terni’, Erika Lucci, sarebbe vittima. A denunciare lo stato di cose è la vice presidente dell’associazione, Cristina Lucci, che attraverso una nota testimonia tutta la propria solidarietà.

Solidarietà «L’associazione è vicina al suo presidente – afferma la vice – che vive una realtà di stalking ed esprime solidarietà anche a tutte le donne che in vari modi subiscono atti denigratori. Associazione ‘Luce per Terni’ – scrive Cristina Lucci – sulla base di quanto sta accadendo al suo presidente e a tutte le donne, intende effettuare un convegno, a gennaio del 2018, per sensibilizzare tutte le organizzazioni in merito ad eventi che cambiano la vita delle donne».

Erika Lucci

I procedimenti penali Cosa si cela dietro queste parole? Fondamentalmente un esposto dettagliato, presentato da Erika Lucci e finito all’attenzione dell’autorità giudiziaria che ha aperto un’indagine tutt’ora in corso. «Abbiamo denunciato diversi episodi riconducibili ad atti persecutori – afferma il legale della giovane, Massimo Longarini -, partendo da una vera e propria aggressione fisica ai danni della mia assistita, avvenuta in strada lo scorso agosto, preceduta e seguita da altri fatti analoghi».

«Sconvolta» Nell’esposto ci sono nomi e cognomi, in particolare della persona – di Terni – che avrebbe messo in atto tali condotte: «A quell’aggressione – spiega Longarini – hanno fatto seguito episodi altrettanto gravi, riconducibili allo stesso soggetto che, in base alla ricostruzione, conosceva gli spostamenti di Erika, dando la netta impressione, diciamo così, di seguirla. Ciò ha ingenerato in lei un profondo stato di prostrazione, tensione e disagio. Senza mezzi termini, si può dire sia sconvolta. Si sente privata della sua libertà di movimento e gli episodi proseguono, anche pochi giorni fa».

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