Terni, S.S. Filomena: 5 ettari da riqualificare

Il Comune avvia l’iter per la concessione in gestione: 52.410 metri quadrati d’area ex discarica Polymer. Complicata valorizzazione: ipotesi sport, c’è chi si è fatto avanti

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di S.F.

Non attira granché a vederlo nella situazione attuale. Oltre cinque ettari di terreno abbandonati da anni e che necessitano di una discreta riqualificazione – e magari una lunga bonifica, considerato che un tempo veniva utilizzata come discarica dallo stabilimento chimico della Polymer – per poter tornare utile. Si trova in strada Santa Filomena tra la diga di Recentino, il fiume Nera e la sede dell’Associazione sportiva dilettantistica per il tiro a volo ‘I moschettieri del Nera’ per complessivi 52 mila 410 metri quadrati: è di proprietà del Comune e da palazzo Spada è scattata la procedura per vedere se c’è qualcuno interessato a prenderselo in concessione onerosa per un massimo di trent’anni. C’è già un ‘sì’ e l’ipotesi fa riferimento ad un impiego a fini sportivi.

L’AVVISO DEL COMUNE PER L’AREA DA 52 MILA 410 METRI QUADRATI

L’area confinante utilizzata dall’associazione ‘I moschettieri del Nera’

La contaminazione e l’abbandono

In sostanza è la zona che confina con il tiro a volo e non a caso è proprio l’associazione ‘I moschettieri del Nera’ ad essersi fatta avanti già in estate con una manifestazione d’interesse. C’è un problema: per legge occorre una procedura pubblica – un po’ come il discorso Ternana/stadio – e quindi gli uffici tecnici di palazzo Spada hanno preparato l’invito per sondare il ‘mercato’ in via esploraiva – non vincolante – e capire chi è interessato alla faccenda. Comunque vada non sarà affatto facile rimettere in sesto i cinque ettari coinvolti: la destinazione urbanistica è parco (nell’ambito fluviale del Nera) territoriale attrezzato e fin qui tutto liscio. C’è altro tuttavia: l’area non è utilizzata da anni perché inserita nel piano regionale per la bonifica delle aree inquinate e oltretutto è tra i siti a forte «presunzione di contaminazione». Le particelle sono cinque e vanno da un minimo di 1.310 mq ad un massimo di 26.100.

Il Tav Moschettieti del Nera è confinante

Il lavoro necessario e l’ipotesi sportiva 

In passato il Comune ha già fatto dei carotaggi in quest’area ma, in caso di concessione, servirà seguire un preciso iter per essere certi che si possa procedere. Come? Caratterizzazione del sito, studio di analisi di rischio sanitario e ambientale e, se necessario, opere di bonifica preliminari agli interventi di riqualificazione. L’obiettivo alla base dell’iter è valorizzare l’area: in tal senso l’associazione ha bussato a palazzo Spada per far presente che loro sono pronti a parlarne per farci qualcosa in ambito sportivo. Come ad esempio un percorso per il tiro dinamico o anche una pista da motocross. Chissà. Si parte da alcune certezze, come ad esempio l’impossibilità di operazioni che modifichino l’assetto morfologico-naturalistico e l’ambiente naturale; oltre ovviamente ad azioni che non contrastino la destinazione d’uso.

In passato fu realizzata una pista per le moto

La concessione

L’area sarà eventualmente in diritto di superficie oppure in concessione amministrativa a titolo oneroso per un massimo di trent’anni. A carico del concessionario andrebbe l’intero iter di bonifica: in questo caso servirà una conferenza di servizi regionale per avere tutte le autorizzazioni del caso. Non sono poche. Da segnalare che in questa zona fu creata decenni fa una pista per le moto che, tuttavia, non ebbe il via libera dai vigili del fuoco: non c’era – la situazione è immutata – una via di fuga in caso di problemi. Ci sono infine vincoli ambientali e di inedificabilità a causa della posizione. Vedremo.

 

L’area (Google Maps)

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