Terni, il CoSec protesta per avere risposte

Giovedì pomeriggio il comitato si è riunito per un sit-in di protesta contro l’amministrazione comunale «che ha deciso di chiudere le scuole e ha disatteso gli impegni presi»

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di A.V.

Genitori e bambini si sono riuniti questo pomeriggio sotto l’ex foresteria della Terni, a corso Tacito, per protestare contro l’amministrazione comunale che «invece di ristrutturare i servizi educativi comunali, li stanno smantellando». «Quello che stanno facendo è un puro e semplice smantellamento», dice Stefano Romani, rappresentante del CoSec. «Con un semplice colpo di penna hanno cancellato due scuole comunali dell’infanzia, ‘Borgo Trebisonda’ e ‘Grillo parlante’ e così i bambini non possono finire il percorso cominciato tre anni fa».

La protesta Il sit- in è stata l’occasione per presentare un documento al dirigente del Dipartimento di promozione sistema formativo e sociale Danila Virili. Dopo qualche girotondo con i bambini e qualche canzone i membri del CoSec hanno deciso che il momento era giunto e una piccola delegazione è salita nello storico palazzo. Ma la Virili non c’era, «nonostante fosse orario di ricevimento». Accolti da un funzionario hanno chiesto di rintracciarla, ma a nulla è servito. Il funzionario, irremovibile, ha detto loro che avrebbero dovuto portare il documento all’ufficio protocollo di palazzo Spada. Davanti all’insistenza però ha avuto un momento di cedimento e ha chiesto che cosa volessero precisamente.

STEFANO ROMANI SPIEGA IL MOTIVO DELLA PROTESTA – VIDEO 

Il documento Quello che il comitato chiede è che sia fatta la proroga per le iscrizioni alle scuole di ‘Borgo Trebisonda’ e ‘Grillo parlante’ cosicché i bambini possano finire lì il ciclo scolastico, che venga attivata l’ulteriore mezza sezione all”Aula verde’, che venga ristrutturato il verde esterno della scuola ‘Gisa Giani’. Per quanto riguarda la refezione scolastica, chiedono l’istituzione di una mensa cittadina e, infine, che vengano rimodulate le fasce Isee che non sono mai state adeguate. «Quello che noi chiediamo – dice Romani – è nella delibera comunale 314, con la quale il sindaco aveva preso pubblicamente un impegno che non ha mantenuto, perché di fatto ‘Borgo Trebisonda’ e ‘Grillo parlante’ non hanno accettato le iscrizioni. Anche la rimodulazione nell’Isee rientrava in questo impegno, ma invece di essere stata adeguata abbiamo subìto un rincaro del 15 per cento. Inoltre non abbiamo ancora ricevuto una risposta alla richiesta fatta di aumentare i posti disponibili all”Aula Verde’ con il ripristino della mezza sezione, lo spazio aperto della ‘Gisa Giani’ continua a essere in condizioni pessime e per quanto riguarda la mensa l’assenza dell’applicazione di qualsiasi sanzione all’All Foods, dopo le irregolarità certificate, ci sembra un’ammissione di colpa. Ma nonostante questo e nonostante l’impegno preso per la costituzione dell’organismo di controllo della Commissione Mensa cittadina tutto ancora tace».

Negli Uffici I toni però si sono scaldati quando la dottoressa Banconi ha iniziato a ribadire che se non devono fare pratiche in ufficio devono andarsene perché non sono loro a cui devono fare domande. «Noi non abbiamo l’agenda del dirigente». Dal CoSec hanno iniziato a spiegare che loro mandano pec da settembre con le loro richieste e non hanno mai ricevuto risposta e quindi vogliono un trovare un modo per parlare con la Virili. «Lavora anche ai servizi sociali – dice il funzionario – cercatela lì, non c’è una segretaria che prende gli appuntamenti». Romani ribatte che qualcuno però devo dirgli come contattarla visto che sono mesi che provano con le mail e non riescono a parlarci. Rassegnati a non avere risposte decidono di andare all’ufficio protocollo dove proveranno, se non ci sarà, a farla rintracciare. «È orario di ricevimento – dice – se la chiamano dai suoi uffici dovrà rispondere».

 

 

 

 

 

 

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