Terni, rogo senza fine: aumentano gli sfollati

Lo stato delle cose è sempre più drammatico: l’area ‘interdetta’ si allarga. La Prefettura: «Situazione sotto controllo»

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Sono ore di paura per Terni e per i residenti della vasta zona compresa fra Rocca San Zenone e strada Fontana della Mandorla, interessata dal vasto incendio che va avanti da lunedì pomeriggio. Nella notte fra mercoledì e giovedì le fiamme si sono alzate di nuovo, violente, avvicinandosi pericolosamente anche ad alcune case – tanto che alcune di queste sono state evacuate -, illuminando in maniera spettrale quella montagna che per i ternani, ormai, è simbolo di dolore e di rabbia. Dolore per il patrimonio naturale che sta andando distrutto e per il rischio che corre quello storico e artistico. Rabbia per il pensiero che a causare tutto possa essere stata la mano dell’uomo. Volontariamente.

UN NUOVO INCENDIO A CAMPOMAGGIORE 

Altri evacuati Nel pomeriggio di giovedì, il sindaco Di Girolamo ha deciso che altre famiglie (si parla di una ventina di edifici interessati) dovessero lasciare, a scopo precauzionale, le proprie abitazioni. Con un’ordinanza è stato infatti disposto «fino alla cessazione dell’emergenza, a tutti i residenti e alle persone a qualunque titolo presenti all’interno dell’area individuata e all’interno di ulteriori aree che nel progredire dell’emergenza stessa dovessero essere interessate dal fronte dell’incendio, secondo quanto disporranno i responsabili della Protezione civile presenti in loco, lo sgombero immediato delle rispettive abitazioni, l’evacuazione dell’area individuata e la rimozione di ogni autoveicolo presente all’interno della stessa; a USL Umbria 2, Servizio Sanità Animale, di allontanare tutti gli animali presenti all’interno dell’area individuata e provvedere al loro ricovero in idonee strutture; la immediata chiusura degli accessi alle aree da evacuare e la sorveglianza degli stessi ad opera delle forze di Pubblica Sicurezza, eventualmente coadiuvate dal personale della Protezione Civile, con particolare attenzione per Strada Santa Giusta, Strada Fontana della Mandorla, Colli della Rocca e Strada di Piedimonte».

PARLA IL SINDACO DI GIROLAMO – L’INTERVISTA

Il censimento Tutte le persone interessate devono confluire nel centro di raccolta di via Puglie, per il censimento esatto e per permettere al personale di servizio di organizzare l’accoglienza per coloro i quali non potranno o vorranno organizzarsi in maniera autonoma. Delle prime sette persone arrivate al centro di raccolta, cinque hanno accettato di andare in albergo mentre due hanno optato per la sistemazione autonoma.

IL RACCONTO DI DUE TESTIMONI – LE INTERVISTE

Incendio difficile da domare I passaggi dei canadair si sono susseguiti senza sosta anche per l’intera giornata di giovedì – l’ultima ‘bomba d’acqua’ alle 19.40 – ma la violenza delle fiamme e l’ampiezza dell’area interessata rendono particolarmente difficile l’opera di spegnimento. I lanci – giovedì in totale sono stati circa cinquanta da 6.400 litri d’acqua ciascuno, oltre a quattro lanci con l’elicottero – si sono concentrati in tre punti: Fontana della Mandorla, Colli della Rocca e Rocca San Zenone Paese.

L’allarme resta alto Il timore, nemmeno troppo contenuto, è che nella notte – quando non si potrà contare sull’intervento degli aerei – quella che nel tardo pomeriggio sembrava una situazione riportata entro limiti certi e da poter tenere sotto controllo, possa invece sfuggire di nuovo di mano.

LE FIAMME SI AVVICINANO ALLE CASE – IL VIDEO

INCENDIO A TERNI, NUOVI FOCOLAI – IL VIDEO

NUOVI PASSAGGI DEI CANADAIR – IL VIDEO

Polizia locale a Piediluco Anche giovedì, dall’alba al tramonto, gli agenti della polizia locale di Terni sono stati impegnati sul bacino di Piediluco per garantire la sicurezza di natanti, bagnanti e – soprattutto – del canadair che ha effettuato circa cinquanta prelievi di acqua, utilizzata per spegnere l’incendio di Terni. Gli agenti del comando di corso del Popolo hanno controllato che nessuno fosse nei pressi dell’area utilizzata dall’aereo della protezione civile per svolgere le operazioni, ponendo particolare attenzione ad evitare eventuali attraversamenti del lago durante i prelievi. Il servizio effettuato dalla polizia locale ternana sul bacino di Piediluco si aggiunge a tutti quelli messi in campo dal Corpo sin dal pomeriggio di lunedì, primo giorno del rogo, con presidi h24 nelle zone interessate dal fatto, chiusura della strada provinciale della Valserra, supporto alle operazioni di evacuazione dei residenti, sicurezza e soccorso ai cittadini coinvolti.

193 evacuati Intorno alle 4 di giovedì mattina sono state avviate le operazioni di evacuazione per altri nuclei familiari, residenti in Strada Colli della Rocca e Strada Fontana della Mandorla. Il numero complessivo degli sfollati – il dato fornito dalla Protezione Civile comunale è aggiornato alle 12 di giovedì mattina – è così salito a 193 unità: più che triplicato rispetto ai 59 che martedì hanno abbandonato la frazione di Rocca San Zenone. Di questi, 23 sono stati sistemati in albergo dal Comune, 2 dalla Asl in un centro geriatrico. Nel dettaglio, 80 persone provengono dalla zona di Rocca San Zenone, 49 dalla Fontana della Mandorla, 64 da Colli della Rocca. La Protezione Civile, insieme al servizio veterinario della Asl, sta inoltre lavorando alla sistemazione di numerosi animali domestici che devono anch’essi essere evacuati.

INCENDIO IN VALSERRA, LE FOTO DI ALBERTO MIRIMAO

Doloso Non ci sarebbero particolari dubbi fra gli inquirenti sull’origine del rogo che da lunedì pomeriggio sta tormentando la zona di Rocca San Zenone e che, oltre a distruggere un’ampia porzione di superficie boscata, sta creando notevoli disagi logistici fra viabilità limitata e residenti evacuati. L’incendio sarebbe infatti doloso, partito da una discarica sottostante il paese, a monte della linea ferroviaria in zona ‘pisciarelli’.

MERCOLEDÌ L’INCENDIO TORNA A SPAVENTARE – IL VIDEO

Nuovi focolai Nel pomeriggio di mercoledì, purtroppo, le fiamme si erano levate di nuovo dal costone della montagna aggredita, facendo tramontare la speranza, emersa la mattina stessa, di aver avuto ragione dell’incendio. Per il personale impegnato in quella zona – vigili del fuoco, protezione civile, comunità montana e carabinieri forestali – è così iniziato un nuovo lavoro infernale.

INCENDIO ROCCA SAN ZENONE, LE IMMAGINI

Umbria in fiamme Altri roghi anche interessato anche il territorio della provincia di Perugia, con incendi che si sono sviluppati in particolare a Valtopina, Annifo di Foligno e Marsciano. Tornando a terni, invece, a rendere fuoco è stato anche un tetto di una casa di Stroncone.

La Prefettura Nella giornata di giovedì si è tenuta in Prefettura una nuova riunione per fare il punto sulle problematiche connesse all’incendio. All’incontro, presieduto dal viceprefetto vicario Andrea Gambassi, hanno partecipato il vicesindaco del Comune di Terni, Francesca Malafoglia; i rappresentanti della Protezione civile regionale e comunale; del servizio viabilità della Provincia; dei Vigili del fuoco e di Rfi e Trenitalia. «Nello specifico – si legge in una nota della Prefettura – il rappresentante dei vigili del fuoco ha fatto presente che, grazie all’intervento durante la giornata di mezzi aerei e del personale impiegato a terra, la situazione appare, al momento, sotto controllo, anche se persistono numerosi focolai che, a causa del vento, potrebbero rendere necessario l’ulteriore impiego di mezzi aerei e di personale per il definitivo spegnimento. Sotto controllo anche l’incendio che dalla notte si è sviluppato a Stroncone dove i vigili del fuoco hanno circoscritto le fiamme. Domati, invece, gli incendi di Cesi e di Orvieto a Torre Ripesena». 

Lavori in corso I volontari della Regione «stanno coadiuvando le operazioni di assistenza alla popolazione sfollata, anche per consentire rientri momentanei nelle abitazioni. Il Comune si è occupato della sistemazione delle persone sfollate in alberghi della zona». La riunione ha avuto l’obiettivo – oltre che di fare una sintesi della situazione in atto – di approfondire l’aspetto relativo alla stabilità della zona percorsa dal fuoco. «Al riguardo – spiega ancora la Prefettura- i rappresentanti della Provincia hanno riferito che sono già iniziati i lavori di messa in sicurezza della strada provinciale Valserra (attualmente chiusa dal chilometro 2 al chilometro 5) con la rimozione di piccoli massi e detriti e con il taglio della vegetazione che potrebbe invadere la carreggiata in caso di piogge, per consentirne la riapertura già nei prossimi giorni, almeno a senso unico alternato. I tecnici del Comune di Terni hanno rappresentato che saranno effettuate apposite verifiche all’area per valutarne le conseguenze dell’incendio».

Aggiornamenti a seguire

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