Terni, inchiesta Spada: Piacenti al Riesame

L’avvocato Biancifiori ha depositato l’istanza in cui chiede la revoca degli arresti domiciliari applicati nei confronti dell’assessore

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L’avvocato Attilio Biancifiori

Attilio Biancifiori, il legale difensore dell’assessore comunale al bilancio Vittorio Piacenti D’Ubaldi, arrestato il 21 dicembre nell’ambito dell’indagine della procura di Terni su alcune consulenze affidate dal Comune, dalle ‘partecipate’ TerniReti e Farmacie al commercialista riminese Roberto Camporesi, ha depositato giovedì mattina l’istanza al tribunale del Riesame di Perugia per chiedere la revoca degli arresti domiciliari applicati dal gip di Terni, Federico Bona Galvagno.

L’INCHIESTA SUL COMUNE DI TERNI

Il gip Federico Bona Galvagno

Il percorso Ora il Riesame acquisirà gli atti dal tribunale di Terni, dopodiché avrà dieci giorni di tempo per fissare l’udienza in cui verrano rappresentate e discusse nel merito le argomentazioni a difesa dell’assessore, sospeso dal proprio incarico dalla prefettura di Terni. A seguito dell’interrogatorio tenutosi il 22 dicembre in tribunale, il gip aveva confermato gli arresti domiciliari nei confronti di Vittorio Piacenti D’Ubaldi – concedendogli la possibilità di svolgere la propria attività di commercialista -, riscontrando sia il pericolo di reiterazione dei reati contestati (‘turbata libertà degli incanti’ e ‘turbata libertà del procedimento di scelta del contraente’) che quello di inquinamento delle prove.

Piacenti D’Ubaldi e Montalbano Caracci

Le argomentazioni «Nell’istanza – spiega l’avvocato Biancifiori – abbiamo elencato tutta una serie di motivazioni a sostegno della tesi secondo cui non c’è alcuna necessità di misure nei confronti di Piacenti D’Ubaldi. Con l’ordinanza di convalida, successiva cioè l’interrogatorio, il gip aveva indicato alla procura la necessità di completare celermente questa fase di indagine anche in relazione al presunto rischio di inquinamento probatorio. Sul presunto pericolo di reiterazione del reato, invece, l’ordinanza originaria di custodia cautelare fa riferimento anche ad indagini precedenti, fra cui la nota ‘Spada’, che però non vedono coinvolto Piacenti D’Ubaldi. Quest’ultimo, infatti, era stato soltanto ‘lambito’ da uno dei filoni di ‘Spada’, quello relativo a TerniReti appunto, ma la sua posizione è stata successivamente archiviata dal pm Iannella».

Gli inquirenti

Le mail ‘compromettenti’ Sempre nell’ordinanza di custodia cautelare, il gip Bona Galvagno fa riferimento alle e-mail ritenute ‘compromettenti’ e che, relative all’affidamento dell’incarico al consulente che avrebbe dovuto stimare il valore di FarmaciaTerni in ottica privatizzazione, per un errore materiale della segreteria dello stesso Piacenti, sarebbero finite all’attenzione dei consiglieri comunali di opposizione, con tanto di esposto successivo. «Le cose non stanno così – osserva Biancifiori – perché proprio quelle e-mail sono state portate all’attenzione del consiglio comunale dallo stesso Piacenti D’Ubaldi, nella massima trasparenza. Ed anche questo è un punto che sottolineeremo in sede di Riesame».

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