Terni, indagine Spada: ‘archiviato’ Piacenti

L’assessore al bilancio esce dall’inchiesta: era coinvolto nel ‘filone’ relativo all’affidamento del contact center ‘Strade Sicure’ a Terni Reti. Lo ha deciso il gip

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Mentre c’è chi – sindaco e assessore ai lavori pubblici in testa – si appresta a discutere al tribunale del Riesame la revoca delle misure applicate, altri – come l’assessore comunale al bilancio Vittorio Piacenti D’Ubaldi – possono dire di essersi messi l’indagine ‘Spada’ alle spalle.

INCHIESTA IN COMUNE, LA STORIA

Archiviazione La posizione di quest’ultimo è stata infatti stralciata e quindi archiviata dal gip Federico Bona Galvagno su richiesta del pm Raffaele Iannella, in merito al ‘filone’ relativo all’affidamento da parte del Comune alla ‘controllata’ Terni Reti del servizio denominato ‘Contact center – Strade sicure’. L’unico che vedeva coinvolto Piacenti D’Ubaldi.

«Fiducia nella magistratura» «Non posso che esprimere soddisfazione – spiega l’assessore al bilancio – per una decisione che mi vede uscire, di fatto, dall’indagine. Ho sempre espresso rispetto per l’operato dell’autorità giudiziaria che deve poter operare nella maniera più serena possibile. Continuo a ritenere eccessivo il risalto mediatico dato alle perquisizioni ed ai sequestri dello scorso novembre e questa decisione, che ritengo equilibrata, mi restituisce un po’ di giustizia. È giusto che gli inquirenti facciano il proprio lavoro, lontani da tentativi di strumentalizzazione ed eccessi».

Indagine ‘in movimento’ Sui temi centrali dell’inchiesta – appalti del verde, dei servizi cimiteriali, delle mense scolastiche e dei servizi turistici della Cascata delle Marmore – il pm Iannella ha chiesto la proroga delle indagini preliminari per altri sei mesi. Escono di scena, oltre all’affidamento del contact center a Terni Reti, anche i lavori di adeguamento dell’impianto antincendio del Caos e il ‘project financing’ al vaglio del Comune per una parte della pubblica illuminazione: ‘filoni’ che avevano interessati anche l’assessore Stefano Bucari, il dirigente Renato Pierdonati e il funzionario Federico Nannurelli.

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