Terni, indagine Spada: mense in ‘archivio’?

Spetterà al Gip decidere se anche il filone relativo al bando per la refezione scolastica finirà in ‘soffitta’ o meno. Riesame anche per Pierdonati e Nannurelli

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Dopo quelli relativi all’affidamento da parte del Comune alla ‘controllata’ Terni Reti del servizio ‘Contact center – Strade sicure’, ai lavori di adeguamento dell’impianto antincendio del Caos ed al ‘project financing’ per una parte della pubblica illuminazione – già archiviati dal gip Federico Bona Galvagno -, un altro filone dell’indagine ‘Spada’ potrebbe finire in ‘soffitta’. È quello relativo al bando per la gestione delle mense scolastiche, per il quale il pm Raffaele Iannella ha chiesto l’archiviazione. L’ultima parola, anche in questo caso, spetta al giudice per le indagini preliminari.

Di Girolamo con i legali

INDAGINE SPADA, ‘ARCHIVIATO’ PIACENTI D’UBALDI

Chi va e chi resta La questione-mense scolastiche, nell’ambito dell’indagine ‘Spada’ condotta dalla squadra Mobile di Terni e dal Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza, vede indagati l’assessore comunale Stefano Bucari, l’amministratore di AllFood Massimo Piacenti e il dirigente della stessa azienda Riccardo Fioriti. Se anche questo filone dovesse essere archiviato, resterebbero in piedi quelli ritenuti dagli inquirenti, sin dall’inizio, i tre temi principali dell’inchiesta: gli appalti per la gestione del verde pubblico, dei servizi cimiteriali e dei servizi turistici della Cascata delle Marmore.

INCHIESTA IN COMUNE, LA STORIA

Riesame decisivo Intanto nella giornata di sabato l’avvocato Francesco Donzelli, legale difensore del dirigente comunale Renato Pierdonati e del funzionario Federico Nannurelli – attualmente sospesi dal lavoro su ordine del gip – depositerà il ricorso al Riesame per ottenere la revoca delle misure applicate nei confronti dei propri assistiti. Lunedì invece, di fronte al Riesame verranno discusse le istanze, analoghe, relative al sindaco Leopoldo Di Girolamo ed all’assessore ai lavori pubblici Stefano Bucari, il primo agli arresti domiciliai e il secondo raggiunto dalla misura interdittiva. La decisione dei giudici del Riesame, decisamente attesa, potrebbe giungere a stretto giro.

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