Terni, indagine Spada: «Serve altro tempo»

La procura ha chiesto una proroga al Gip: l’atto è stato notificato ad alcuni degli indagati. I legali difensori potrebbero opporsi

Condividi questo articolo su

La procura di Terni chiede una proroga di altri sei mesi per le indagini preliminari dell’operazione ‘Spada’: l’atto – indirizzato al Gip del tribunale di Terni – è stato notificato ad alcuni dei sedici indagati che ora, attraverso i propri legali, hanno la facoltà di opporsi alla richiesta formulata dal pm Raffaele Iannella.

La richiesta di proroga delle indagini rappresenta un passaggio ‘tecnico’, scaduti i primi sei mesi di indagini preliminari. Obiettivo degli inquirenti è continuare ad analizzare la mole di documenti sequestrati nel ‘blitz’ dello scorso 17 novembre, fra palazzo Spada, la sede comunale di corso del Popolo, uffici di alcune cooperative e abitazioni private.

Incognita-sindaco Sedici, come detto, gli indagati con ‘l’incognita’ del sindaco Leopoldo Di Girolamo che sarebbe stato iscritto nel registro della procura ma che, ad oggi, non ha ricevuto alcun atto relativo ad indagini in corso sul suo conto. Sette i filoni principali dell’inchiesta-Spada, quasi tutti relativi all’assegnazione di appalti pubblici da parte del Comune di Terni, che vedono coinvolti amministratori e funzionari comunali, ma anche figure di riferimento di alcune fra le principali cooperative del territorio e imprenditori.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli