Terni, Isrim: «Un passo avanti verso la salvezza»

I sindacati: «La Regione ha preso impegni precisi anche per il personale»

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Sono tornati. Martedì mattina i lavoratori dell’Isrim di Terni sono stati ricevuti dai capigruppo del consiglio regionale dell’Umbria, insieme con i sindacalisti di categoria.

La risoluzione «In linea con gli impegni presi nella seduta precedente e in ottemperanza di quanto emerso nella riunione di lunedì sera tra l’assessore Vincenzo Riommi e il sindaco di Terni, Leipoldo Di Girolamo – fanno sapere i sindacati – il consiglio regionale ha approvato, all’unanimità, una risoluzione che contiene nella sostanza i tre punti cardine della richiesta sindacale avanzata la volta precedente».

La società La Regione, in pratica, «si impegna attraverso le forme possibili a sostenere l’Asm nella realizzazione della società di ricerca e servizi, che possa costituirsi ed assorbire una parte dei lavoratori dell’Isrim, compatibilmente con il piano industriale che dovrà presentare».

Lo sviluppo Altro impegno assunto dalla Regione è quello di «seguire il processo di sviluppo della società, verso il settore della ricerca attraverso l’inclusione di partner industriali, sostenendo l’operazione anche attraverso l’affidamento di alcune attività, così da allargare il numero dei lavoratori coinvolti».

Il personale La Regione, poi, «si impegna a riassorbire eventuali eccedenze di personale, che non trovassero allocazione nella nuova società attraverso gli strumenti previsti dal patto di stabilità in altre società della Regione o partecipate».

Il commento Secondo i sindacati è stato fatto «un altro passo in avanti importante verso la salvezza delle professionalità dell’istituto, che altrimenti andrebbero inesorabilmente disperse, in un territorio che deve necessariamente costruire una rinascita industriale, partendo proprio dalla ricerca e dall’innovazione». Per venerdì è previsto un incontro con i liquidatori «per proseguire la trattativa sulla procedura di mobilità avviata dagli stessi, nella quale chiederemo anche a loro di farsi carico del percorso di salvataggio dei lavoratori».

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