Terni, la data del voto fa discutere il Pd

Ferranti (FI) e la segretaria Dem Giovannelli sono stati chiari: «Alle urne in primavera». Ma c’è chi, come Gianluca Rossi, puntualizza: «Non è la politica a decidere»

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L’orizzonte è quello della prossima primavera – fra la fine di maggio e l’inizio di giugno – ma la data del voto amministrativo a Terni, dopo che il commissario Antonino Cufalo è entrato nel pieno delle sue funzioni, è oggetto di prese di posizione e relativi distinguo destinati ad animare, se mai ce ne fosse bisogno, il dibattito politico locale.

LA PRIMA GIORNATA DEL COMMISSARIO A TERNI

Distinguo Sapere che Forza Italia e PD di Terni – ma anche M5S – la vedano allo stesso modo, cioè ‘spingano’ per il voto alla prima finestra utile, quella di maggio, non è di per sé sufficiente a chiudere la questione. Anche perché il commissario prefettizio ha già dichiarato che resterà a Terni «per il tempo necessario». Posto ciò, la soluzione delle urne nella prossima primavera resta quella più plausibile, anche da un punto di vista squisitamente ‘tecnico’.

Sara Giovannelli

FI e PD a braccetto Il capogruppo – tale fino allo scioglimento ufficiale dell’assemblea comunale – di Forza Italia, Francesco Ferranti, era stato chiaro: «Nell’augurare buon lavoro al commissario Cufalo, atteso da un compito importante ed autorevole, voglio esprimere il sentimento più diffuso nella comunità locale che, a prescindere dalle proprie appartenenze politiche, chiede di poter tornare al più presto ad avere un governo forte e democraticamente eletto». La segretaria del Pd locale, Sara Giovannelli, lo è stata altrettanto: «Nel formulare un sincero augurio di benvenuto nella nostra città e di buon e fattivo lavoro al neo commissario al Comune di Terni, prefetto Antonino Cufalo, persona di assoluta levatura professionale e culturale, vogliamo sottolineare la necessità secondo i principi democratico-costituzionali, di restituire in tempi rapidi la parola agli elettori ed elettrici ternani. Il Pd di Terni è pronto alla sfida già in questa primavera e nonostante alcuni e poco chiari tentativi riferibili alle opposizioni, ritiene democraticamente necessario che già in giugno ci possa essere un sindaco eletto».

Gianluca Rossi

«Non decide la politica» Sulla questione-data interviene però l’ex senatore Dem Gianluca Rossi, già sostenitore della mozione-Pardini (principale antagonista di Sara Giovannelli) all’ultimo congresso del Pd ternano: «Trovo molto singolari – scrive Rossi su Facebook – le voci, dichiarazioni, editoriali che cercano in tutti modi di ‘tirare la giacca’ ad una procedura codificata per legge per decidere quando si tornerà al voto nella nostra città. Non è stata ancora fissata dal governo la data delle elezioni amministrative che per legge si devono tenere tra il 15 maggio e il 15 giugno, il commissario prefettizio si è insediato solo da un paio di giorni e cosa non secondaria purtroppo non è stata conclusa (almeno per ciò che compete a palazzo Spada) la procedura di dissesto che sarebbe spettata al consiglio comunale. Tutte condizioni fondamentali per poter tornare al voto, decisione che non spetta alla politica». Una presa di posizione in cui non è difficile intravedere implicazioni politiche interne allo stesso Pd, anche in vista di una partita – quella delle candidature alla carica di sindaco – che si preannuncia movimentata.

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