Terni, Foconi e un ko ‘utile’ per Tokyo 2020

La delusione mondiale di Budapest è alle spalle, ora il mirino è sulla manifestazione in Giappone: «Sconfitta che mi ha fatto crescere»

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Tante vittorie una dietro l’altra che ha consentito a lui e a Terni di salire sul tetto d’Italia, d’Europa e del mondo. A Budapet un passaggio a vuoto che ha fatto male, ma che di certo non abbatte un fuoriclasse come lui: Alessio Foconi ha messo alle spalle la delusione ungherese al mondiale – per lui c’è stato comunque il bronzo a squadre – e guarda al grande obiettivo che gli resta, l’Olimpiade di Tokyo 2020.

IL BRONZO MONDIALE A SQUADRE

Alessio Foconi a Palermo (foto Bizzi)

Il top e la vista olimpica

La stella del Circolo Scherma Terni e dell’Aeronautica Militare ha chiuso la classifica mondiale dei fiorettisti da numero uno davanti a Race Imboden ed Enzo Lefort, quest’ultimo neo iridato a Budapest: «La delusione è stata grande – le parole del 29enne – e aver fatto male proprio l’ultima gara dell’anno dopo una stagione così costante a livello di risultati non fa piacere. Però aver vinto la coppa del mondo mi dà la conferma che sto lavorando molto bene. Guardando il lato positivo, aver perso ora mi ha fatto crescere ancora di più e inoltre ho aggiunto esperienza al mio bagaglio. Saprò affrontare ancora meglio i vari tipi di tensione che si faranno sentire quando le Olimpiadi si avvicineranno».

LA CLAMOROSA ELIMINAZIONE NELL’INDIVIDUALE

La volata

Si mira al Giappone: «Opereremo al meglio – sottolinea Alberto Tiberi, numero uno del CST – per garantire il massimo apporto utile a raggiungere al meglio l’importante obiettivo. Mantenere la testa del ranking mondiale – in riferimento a Foconi – per il secondo anno significa mantenere una media altissima di punteggi conquistati in tutte le tappe del circuito internazionale. In chiave di qualificazione olimpica è stato fatto un lavoro attento e molto curato ed i risultati sono arrivati. Finito il mondiale c’è qualche rammarico ma va bene così, ci vuole solo qualche giorno di riposo e poi si riparte per la volata finale verso Tokio 2020».

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