Terni, la rabbia dei pendolari in Comune

Audizione con tante assenze lunedì mattina a palazzo Spada. L’assessore Salvati: «Porteremo le vostre esigenze all’attenzione della Regione»

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di Fra.Tor.

Grandi assenze e accese discussioni. Una seconda commissione consiliare abbastanza ‘flop’ quella andata in scena lunedì mattina a Terni. Tra i punti all’ordine del giorno c’era l’atto di indirizzo ‘Scadenza validità accordo Ctt tra Regione Umbria e Trenitalia al 31 dicembre 2019’ presentato dal consigliere comunale Doriana Musacchi e per questo motivo erano stati invitati a partecipare il presidente di Federconsumatori Todaro, il presidente del Comitato pendolari David Anullo e il presidente del coordinamento Comitati pendolari Gianluigi Giusti. Nessuno si è presentato, in sala c’erano solo tre pendolari per esporre disagi e richieste. Assente anche il neoassessore regionale ai trasporti Enrico Melessecche, non convocato ufficialmente ma molto atteso dalla platea.

L’assenza dell’assessore regionale

Enrico Melasecche, tramite mail inviata alla presidente della seconda commissione Rita Pepegna e all’assessore ai trasporti Benedetta Salvati, ha comunicato che non avrebbe potuto partecipare alla commissione di lunedì mattina, ma ha anche informato di essere «in attesa, da parte di Trenitalia, dei dati indispensabili per valutare razionalmente le decisioni da prendere. Verrà convocato immediatamente un tavolo con il Comitato pendolari che ha già fatto richiesta in tal senso». Ma ai consiglieri Michele Rossi (Terni Civica) e Alessandro Gentiletti (Senso Civico) non è bastato: «Non subiremo quello che decide la Regione a priori – hanno evidenziato – la presenza dell’assessore regionale era importante per capire cosa intende fare. Non possiamo fare da passacarte per la Regione».

I disagi e le richieste dei pendolari

L’ingegner Mauro Nicoli in rappresentanza di circa 500 pendolari ternani, ovvero quelli in possesso della Carta tutto treno, chiede aiuto al Comune, ricordando che «entro la fine del 2019 si concluderà il periodo di sperimentazione Isee, introdotta dalla Regione Umbria, per l’acquisto della Carta tutto treno e si presenterà la nuova proposta di accordo tra Regione e Trenitalia con decorrenza gennaio 2020. Ricordo però che con l’introduzione del sistema Isee, i costi degli abbonamenti per i pendolari in alcuni casi sono aumentati. Inoltre i dati forniti dal Ministero dei trasporti registrano che Terni dista 95 chilometri da Roma Termini, transitando su linea ‘direttissima’, invece la tariffa applicata da Trenitalia è calcolata sulla distanza di 112 chilometri della linea storica. Ciò significa costi raddoppiati per tratte oltre centro chilometri. Quello che chiediamo quindi è la sospensione dell’applicazione del criterio sperimentale Isee per l’acquisto della Carta tutto treno e l’applicazione del chilometraggio effettivo, oltre all’introduzione di nuovi titoli di viaggio».

La palla passa alla Regione

La seconda commissione al termine della riunione ha approvato un atto di indirizzo che impegna l’amministrazione comunale di Terni a ‘proporre la sospensione dell’applicazione del criterio sperimentale Isee per l’acquisto della Carta tutto treno; nelle more della sospensione, in via transitoria (massimo 2 mesi), per permettere a Trenitalia l’aggiornamento del software, proporre di abbassare il costo delle fasce Isee (bassa 300 euro, media 350, alta 400 euro); rettificare il chilometraggio della percorrenza Terni-Roma da 112 chilometri a 95,09; garantire nei tavoli tecnici la presenza più ampia possibile dei portatori di interesse, esistenti e in fase di costituzione’. Il Comitato pendolari Umbria ha richiesto un incontro in Regione per il quale è ancora in attesa di risposta, intanto l’assessore Salvati ha assicurato i pendolari presenti lunedì mattina che «faremo da portavoce con l’assessore Melasecche trasmettendogli quanto emerso dall’incontro di oggi. Ci aggiorneremo dopo l’incontro in Regione». I pendolari dal canto loro sperano che questa sia «la base per poter iniziare un tavolo che coinvolga Regione e Trenitalia. Ovviamente facciamo molto affidamento sull’assessore Melasecche».

Il coordinamento Comitati pendolari

Il presidente del coordinamento Comitati pendolari Gianluigi Giusti tiene a precisare che, «tramite una nota indirizzata a tutti i membri della seconda commissione, oltre ad altri indirizzi istituzionali e al sindaco, avevo comunicato la mia impossibilità a presenziare alla seduta, a fronte di impegni pregressi. Credo che, anche, gli altri assenti abbiano avuto gli stessi problemi, visto il breve tempo intercorso tra la convocazione e l’audizione. Proprio giorni fa come coordinamento Comitati pendolari umbri, in accordo con il responsabile regionale trasporti di Fedeconsumatori ed il responsabile nazionale trasporti di Confconsumatori Umbria, ho richiesto alla Regione Umbria, un incontro urgente riguardante la Carta tutto treno Umbria, in vista del rinnovo della stessa per l’anno 2020». In particolare, sottolinea Giusti, «si è chiesto di conoscere, come convenuto con la precedente amministrazione, i dati relativi al numero delle Carte tutto treno emesse nel 2019, ripartiti per fasce Isee, e se l’importo che è stato iscritto a suo tempo a bilancio è stato completamente utilizzato o vi sia un residuo di cassa, in tal modo da poter iniziare una trattativa su basi concrete. Il numero delle Carte tutto treno Umbria, emesse su Terni, dai dati avuti a suo tempo in sede di incontri con la precedente amministrazione regionale, si aggiravano per il 2017 e il 2018 intorno alle trecento».

Il Comitato pendolari

Analoghe precisazioni da un altro assente, il presidente del Comitato pendolari David Anullo: «Tengo a precisare che sono stato invitato a tale incontro solo lunedì scorso ed immediatamente avevo indicato al mio interlocutore l’impossibilità a partecipare per problemi lavorativi (sono reperibile e non posso prendere ferie questa settimana). Oltretutto credo sia superfluo ricordare che la mia posizione deriva da un dovere civico che mi sono imposto per la tutela di qualcosa che pesa così tanto nella mia vita ma che non rappresenta un’attività lavorativa pagata e quindi deve essere sottesa, giocoforza, alle altre priorità della vita (lavorativa e non). In questo caso il preavviso per la mia presenza è stato veramente esiguo rispetto agli altri incontri a cui ho sempre partecipato. Voglio sottolineare però – prosegue Anullo – che, oltre l’assenza di lunedì, siamo costantemente in contatto con tutti gli attori del caso per la risoluzione di questo problema (è stato dato corretto comunicato dal coordinamento comitati) ma anche di innumerevoli altri che riguardano la stragrande maggioranza dei pendolari (molti di più di quelli che utilizzano la carta tutto treno). Ritardi cronici, sovraffollamento, manutenzione, viaggi su linea lenta, carrozze mancanti: sono queste le problematiche che mi sento riportare tutti i giorni dai nostri iscritti e su cui spesso otteniamo risultati non sempre messi alla luce della cronaca così com’è stato fatto per l’assenza di lunedì. L’anno scorso, invitato ad una simile convocazione, in comune ho sottolineato esattamente queste problematiche ma su tali argomenti non sono stato più ricontattato da nessuno per monitorarne lo stato. Da quando sono presidente del Comitato pendolari non ho avuto il piacere di conoscere l’ingegner Nicoli da voi nominato ma lo ringrazio per essersi fatto portavoce del disagio dei fruitori della carta tutto treno, un gruppo di pendolari che spero siano d’accordo con me nella necessità di fare fronte comune per il miglioramento di tutto il servizio di trasporto per i pendolari stessi».

 

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