Terni, la sfida di Arpa: «Meglio con meno»

Il direttore generale, Walter Ganapini: «Ce lo impone la crisi economica e il nostro compito è cogliere le opportunità che l’innovazione ci pone davanti»

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«Siamo in un momento di grandi trasformazioni e in questa fase anche Arpa deve essere pronta ad adattarsi a questi cambiamenti. La crisi economica ci pone, infatti, nella situazione di fare di più con meno e il nostro compito è cogliere le opportunità che l’innovazione ci pone davanti». A dirlo è stato il direttore generale di Arpa Umbria, Walter Ganapini, aprendo i lavori del seminario ‘per Arpa 4.0’che si è svolto nella sede ternana dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale. 

Le parole chiave Per cogliere queste opportunità, è emerso nel corso dei lavori, «bisogna ripartire da tre parole chiave: adattamento, resilienza e generatività». Su questi tre concetti si sono incentrati degli interventi di Cristina Montesi e Federico Rossi, docenti dell’università di Perugia e Eleonora Rizzuto, presidente dell’Associazione italiana per lo sviluppo dell’economia circolare.

L’evoluzione La ‘rivoluzione digitale 4.0’ – questa la sintesi della giornata – impone ad Arpa Umbria «di aggiornare missione e strumenti per assicurare servizi efficienti a persone, imprese e territorio. Con il vapore e l’automazione (Industry 1.0) abbiamo abbandonato i campi e popolato le città; con l’elettricità (Industry 2.0) abbiamo modificato il rapporto tra giorno e notte e delegato alle macchine molti compiti che prima gravavano sulle nostre spalle; con la prima digitalizzazione e l’informatica (Industry 3.0) abbiamo messo in discussione i concetti di informazione, editoria, leadership, geografia e molto altro ancora. Oggi siamo entrati nell’Industry 4.0: gli elementi che caratterizzano il fenomeno sono ‘connessione tra sistemi fisici e digitali, analisi complesse attraverso Big Data e adattamenti real time’, cioè utilizzo di macchinari connessi al web, analisi delle informazioni ricavate dalla Rete e possibilità di una gestione più flessibile del ciclo produttivo».

Impresa e sindacato Interessanti, al riguardo, le posizioni di impresa e sindacato: «L’ambiente – secondo il presidente di Confindustria Umbria, Antonio Alunni – deve diventare un fattore di competitività. Arpa Umbria non deve essere vista solo come un ‘vincolo’, ma anche come opportunità di dialogo con il mondo industriale. aiutando l’Umbria ad essere ancora più competitiva anche a livello internazionale». Mentre per il segretario generale della Fim Cisl, Marco Bentivogli, «le nuove tecnologie rappresentano al contempo una sfida e un’opportunità da cogliere; perché se ci impongono un nuovo rapporto con il lavoro, ci possono permettere anche di dare centralità alla persona. In questo possono essere, se governate bene, un grande alleato»

LE INTERVISTE CON ALUNNI E BENTIVOGLI – IL VIDEO

Città 4.0 La rivoluzione digitale, peraltro, sta portando anche un cambiamento nelle nostre città: «La citta 4.0 è quel luogo in cui le tecnologie sono al servizio dell’uomo le cui azioni sono compatibili con le esigenze delle risorse naturali. Un territorio compatibile – ha detto Giuseppe Longhi dell’università Iuav di Venezia – con le regole dell’Antropocene», il termine coniato dal biologo Eugene Stoermer e che indica l’era geologica attuale nella quale all’essere umano e alla sua attività sono attribuite le cause principali delle modifiche territoriali, strutturali e climatiche.

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