Lattanzi: «Non siamo fuori dal tunnel»

Il presidente della Provincia di Terni e il bilancio 2019: «Un anno migliore rispetto ai precedenti, ci sono segnali positivi»

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di Giampiero Lattanzi
Presidente della Provincia di Terni

È stato un anno migliore rispetto a quelli, molto difficili, che abbiamo dovuto affrontare e sopportare, ma non siamo ancora fuori dal tunnel pur essendoci segnali positivi che ce ne fanno intravedere l’uscita.

Dal punto di vista dell’agibilità finanziaria dell’ente la situazione è in miglioramento. Siamo infatti riusciti, per la prima volta dopo l’inizio della crisi delle Province, a chiudere il bilancio senza particolari difficoltà e stiamo percorrendo la strada giusta per ripianare la situazione derivante dal predissesto cui fummo costretti a ricorrere per i gravi problemi economico-finanziari che gravavano sulla Provincia a seguito dei pesantissimi tagli.

Nella legge di stabilità sono state stanziate risorse fondamentali per strade e scuole, anche se mancano ancora quelle per le spese correnti. Ci auguriamo che questo percorso venga portato avanti anche nel Milleproroghe dove potrebbero aprirsi spazi, da verificare, per tornare ad assumere personale in grado di sopperire all’attuale mancanza dovuta a trasferimenti o pensionamenti.

Appena passate le festività natalizie insieme a Perugia chiederemo alla nuova governatrice dell’Umbria l’apertura di un tavolo specifico sul ruolo delle due Province umbre nel quale affrontare insieme sia il tema delle risorse che quello dell’assegnazione di specifiche deleghe. Penso, ad esempio, a quelle sul controllo ambientale del territorio dove la nostra Provincia svolgeva una funzione importantissima di prevenzione e presenza costante.

Davanti a noi abbiamo ancora tante sfide da affrontare. Siamo in prima linea sui problemi della viabilità, su quelli delle scuole e ultimamente anche su quelli degli impianti sportivi, in particolare le palestre, ed abbiamo l’esigenza di riaffermare l’importanza di un ente, come la Provincia, che può e deve tornare a svolgere quel ruolo di contatto con i cittadini e la comunità, essenziale, insieme alle altre istituzioni, per la tenuta del territorio.

Su questi aspetti il mio augurio, ed il mio impegno, è che ciò che si sta faticosamente ricostruendo insieme all’Upi nazionale possa venire confermato dal dialogo in piedi con il governo e da quello che potrà intavolarsi con la Regione.

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