Terni, Lega su Latini: sfida alla coalizione

Alleati spiazzati e in qualche caso ‘imbufaliti’. Forza Italia sulle barricate: «Ognuno farà le proprie scelte». FdI: «Tavolo di coalizione»

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Matteo Salvini e Leonardo Latini

Il colpo di mano della Lega, che candida a sindaco l’avvocato Leonardo Latini con la ‘benedizione’ di Matteo Salvini, mette a dura prova la tenuta della coalizione di centrodestra a Terni. Non è un mistero che gli alleati – Forza Italia in testa – pur consapevoli della determinazione con cui il Carroccio era intenzionato a proporre un proprio nome per lo scranno di palazzo Spada, speravano in altro metodo di scelta ed anche in una figura – come il magistrato Angelo Matteo Socci – diversa. Così la sensazione è che tutto, alleanza compresa, torni ora in ballo.

Stefano Fatale

Vertici ‘imbufaliti’ A stretto giro Forza Italia, attraverso il coordinatore locale Stefano Fatale, convocherà l’unione comunale per analizzare la situazione venutasi a creare e ‘tastare il polso’ della base. Ma prima la questione verrà presa di petto dai vertici nazionali del partito, tanto che mercoledì è stato convocato in tutta fretta un incontro a Roma a cui prenderà parte anche il deputato ternano Raffaele Nevi. Vertici azzurri che sarebbero «imbufaliti» per il decisionismo mostrato da Salvini con la sua discesa a Terni per ‘lanciare’ Leonardo Latini, quest’ultimo con un passato nel Fuan e nella destra sociale.

Raffaele Nevi

Nevi in pista? «È chiaro che ci attendevamo un altro metodo – spiega Stefano Fatale – e continuo a ritenere che Terni, pur nella massima stima per Leonardo Latini, abbia bisogno di una figura in grado di raccogliere consensi in un bacino che sia il più ampio possibile. Così non è stato, la Lega ha fatto la sua scelta noi faremo le nostre». Rumors parlano di una possibile discesa in campo – addirittura – dello stesso Nevi il cui ruolo di parlamentare non sarebbe incompatibile con quello di sindaco. Se si tratti di una prima risposta ‘di pancia’ al passo del Carroccio o qualcosa di più concreto, lo dirà il tempo.

Fibrillazioni Allo stato c’è una coalizione sottoposta, a Roma come a Terni, al protagonismo di una Lega consapevole della propria forza. E chi sperava in un percorso lineare per il centrodestra a Terni, vista anche l’occasione ‘irripetibile’, è rimasto di sasso. Meno ‘agitazione’ si rregistra, al momento, sul fronte Fratelli d’Italia, vuoi per l’origine politica del candidato leghista piuttosto affine all’area-Meloni, vuoi perché la partita in ballo è di quelle che contanto: calma e gesso perchè la questione si gioca anche e soprattutto sui tavoli nazionali.

«Subito tavolo di coalizione» Sul punto, nel pomeriggio di mercoledì arrivata la presa di posizione ufficiale di Fratelli d’Italia, coordinamento regionale dell’Umbria e provinciale di Terni: «In riferimento alle dichiarazioni di Matteo Salvini circa la proposta di candidatura a sindaco di Terni dell’avvocato Leonardo Latini, nel condividere ed apprezzare le qualità umane e professionali nonché politiche del nome proposto, non possiamo che manifestare contrarietà circa il metodo adottato dalla Lega che non può essere certamente condiviso in quanto mette a rischio il quadro di coalizione, elemento assolutamente imprescindibile per FdI e peraltro indispensabile alla necessaria, e si spera comunemente auspicata, vittoria del centrodestra a Terni. Richiamiamo pertanto la necessità e l’urgenza – osserva Fratelli d’Italia – di aprire il prossimo tavolo di coalizione con questa proposta della Lega alla quale non mancheremo di fare avere un fattivo contributo».

Francesco Ferranti

«Unità coalizione determinante» All’interno di Forza Italia c’è comunque chi fa appello all’unità, prima di tutto. È il caso del vice coordinatore provinciale Francesco Maria Ferranti: «È indubbio che la Lega abbia utilizzato metodi poco democratici e poco eleganti negli annunci – dice -. Resta però ferma la mia idea che vede l’unità del centrodestra come primo requisito irrinunciabile e vero valore aggiunto per chi vuole liberare Terni dall’indecenza degli ultimi anni».

Thomas De Luca

Il ‘dito nella piaga’ ce lo mette, per conto del Movimento 5 stelle, il candidato ‘in pectore’ Thomas De Luca: «Il centrodestra è spezzato tra uno slancio di rottura rappresentato dalla Lega Nord e chi si ostina di mettere al centro del dibattito spartizione di poltrone, compromessi e trasversalità con il potere che ha distrutto questa città – scrive su Facebook -. Un dibattito in cui le idee e il bene della nostra comunità non trovano mai posto. Appare chiaro che un’accozzaglia dei partiti di centrodestra alle elezioni, sarà solo una riproposizione dell’ammucchiata elettorale delle politiche basata su questa insostenibile dialettica. La sfida dei prossimi due mesi sarà tra due proposte antitetiche di città: Lega Nord Terni e Movimento Cinque Stelle che porta sul petto la medaglia di aver fatto crollare il sistema-Terni e allo stesso tempo ha maturato la visione della Terni del 2030. Gli altri hanno ancora tutto da dimostrare. In bocca al lupo a Leonardo Latini – conclude De Luca -. Auspico che il vero primo cambiamento a Terni sia una campagna elettorale incentrata sui contenuti e sulle migliori iniziative per risollevarci dal disastro».

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