Dopo i casi di Baschi-Orvieto, Narni, dopo l’adozione da parte del ‘Santa Maria’ del protocollo nazionale contro la legionellosi, la questione-Legionella finisce per riguardare anche l’acciaieria di Terni.
Campionamento positivo
Il batterio è stato infatti individuato in una delle fontane del reparto Acciaieria dell’Ast: è quanto emerso a seguito dei campionamenti svolti periodicamente nell’acqua dei pozzi e di quindici fontanelle dello stabilimento.
Fontana chiusa
La fontana, nella quale si approvvigionano una quindicina di operai dell’area Aod3, è stata chiusa dopo l’intervento della Usl Umbria 2 che sta svolgendo tutte le verifiche del caso.
La richiesta
Si ipotizza che il batterio sia proliferato a seguito del ristagno dell’acqua della fontana, nella quale recentemente era stata montana un’autoclave per problemi di pressione. Non sono stati segnalati al momento malori tra i lavoratori, ma le rsu/rls hanno chiesto all’azienda che l’infermeria si attrezzi per eventuali casi di contagio.
Controlli aziendali
I controlli sui rubinetti esterni dell’acciaieria – si apprende – vengono periodicamente disposti ed eseguiti dall’azienda che venerdì ha dato comunicazione ai rappresentanti dei lavoratori del caso riscontrato su una delle fontane. Quella chiusa a scopo precauzionale.