Terni, il particolare ‘no’ dell’Osl a Ponteggia

Istanze di ammissione alla massa passiva: l’impresa voleva 16 mila per lavori di sgombero in via XX Settembre nel corso degli anni. Ma non c’era l’autorizzazione comunale

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Il presidente di Ance Terni, Massimo Ponteggia

«Lavori di sgombero effettuati nell’area dell’ex autoparco comunale di via XX settembre». Per un valore complessivo di 16 mila e 164 corrispondente ad una fattura risalente addirittura al 2007: questo il credito che l’impresa Ponteggia – ad avanzare la richiesta il rappresentante pro tempore, Massimo Ponteggia, da gennaio presidente Ance Terni – ha cercato di ottenere dal Comune di Terni attraverso l’istanza di ammissione alla massa passiva in vista del piano di rilevazione. Niente da fare, c’è l’esclusione da parte dell’Organo straordinario di liquidazione. Per una motivazione particolare.

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«Non c’era alcuna autorizzazione»

Per l’Impresa Ponteggia niente 16 mila euro. L’istanza – numerose le esclusioni che l’Osl ha già deliberato, per varie ragioni – è stata respinta dopo che i commissari hanno recepito il parere del dirigente, il problema? «L’istante ha effettuato le operazioni di sgombero delle aree di proprietà comunale senza alcuna autorizzazione della direzione comunale competente, risultando in definitiva arbitrario l’intervento dell’impresa».

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«Non è vero»

Sponda Ponteggia la versione è ovviamente opposta: «Sono soldi che il Comune deve dare da diversi anni, fatturati. Fanno riferimento – spiega – ai rifiuti che c’erano e più volte abbiamo chiesto di portarli via. Loro ci hanno detto ‘fatelo voi’ e poi non ci hanno mai pagato. Le richieste ci sono state, anche da parte dell’avvocato. Non avevamo l’autorizzazione? Non è assolutamente vero». Storia particolare. E l’Osl ‘taglia’.

 

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