Terni, M5S: De Luca è il candidato a sindaco

Amministrative di giugno, nessuna sorpresa tra i pentastellati: il 29enne, ex consigliere comunale, scende in campo

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Tutto secondo progammi. Thomas De Luca, 30 anni il prossimo 28 giugno, è il candidato a sindaco del Movimento 5 Stelle di Terni: l’annuncio ufficiale, per voce di Angelica Trenta (che aveva corso per le amministrative del 2014), è arrivato lunedì mattina nella sede elettorale dei pentastellati in via Goldoni. Presenti i parlamentari Stefano Lucidi e Tiziana Ciprini, il consigliere regionale Andrea Liberati e gli ‘ex’ comunali che con De Luca hanno condiviso l’ultima consiliatura.

THOMAS DE LUCA: «ECCO LE NOSTRE PRIORITÀ» – VIDEO

«Scelta unanime» Un caloroso applauso ha salutato l’annuncio della Trenta che ha ‘lanciato’ così De Luca: «Spetta a noi ricostruire questa città con un programma coeso e coerente, basato sulle nostre battaglie. La scelta è stata unanime, su una persona responsabile seria e che ha sempre creduto in ciò che faceva. Ciò sacrificando anche la sua vita privata».

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«Daremo una nuova speranza» Thoma De Luca ha così esordito: «Sono chiamato a ricoprire il ruolo di candidato per la prima forza politica di Terni, il Movimento 5 Stelle. Porterò avanti il mio compito nella piena consapevolezza della grande responsabilità che ho sulle mie spalle ma anche dell’enorme opportunità che abbiamo di realizzare ciò per cui abbiamo lottato in questi anni. Credo sia stato riconosciuto il lavoro svolto nell’ultima consiliatura che è andato oltre ogni più rosea aspettativa. Grazie ai portavoce, agli attivisti ed ai sostenitori, restituiremo alla città quell’entusiasmo e quella voglia di vivere che farà divampare una nuova speranza».

Obiettivo ‘Terni 2030’ «Fonderemo il nostro programma su un nuovo ‘patto di territorio’ incentrato sulla qualità della vita dei ternani, dando risposte concrete e guardando oltre la conca, alle buone pratiche già applicate in altre città. La nostra è una programmazione a lungo termine che guarda alla Terni del 2030»

Tre priorità «Abbiamo tre priorità – ha detto Thomas De Luca -: che si possa vivere qui senza la paura di ammalarsi solo per il fatto che si è a Terni, che ogni euro speso dall’amministrazione sia finalizzato alla creazione di lavoro e che i cittadini trovino finalmente risposte dal Comune, di nuovo al centro – positivamente – delle loro vite».

Ambiente «Sulla questione ambientale (De Luca si è definito ‘nemico dell’incenerimento dei rifiuti’, ndR) attueremo una discontinuità totale e seguirò direttamente le deleghe sul tema, collaborando con un nuovo assessorato alla salute. Istituiremo un osservatorio ‘ambiente e salute’ permanente, basato sulle migliori competenze nazionali in tema di epidemiologia e chimica ambientale, coinvolgendo cittadini, comitati e associazioni. L’esito sarà uno studio epidemiologico che chiarirà definitivamente il rapporto fra l’esposizione ambientale a Terni e l’emergere di patologie. Infine vogliamo che Tenri diventi la prima ‘european green capital’ dell’Europa meridionale: non sarà facile ma non lasceremo davvero nulla di intentato».

Innovazione «Terni – ha spiegato il candidato del M5s per lo scranno di palazzo Spada – deve intercettare i cambiamenti strutturali che stanno caratterizzando il resto del mondo che investe in innovazione, intelligenza artificiale, nuovi materiali. Ci doteremo di un ‘digital innovation hub’: un incubatore di imprese che incrocerà le competenze universitarie e quelle produttive per creare sviluppo, eventi internazionali e nuove opportunità per il nostro tessuto economico disastrato».

Politiche sociali «Il Comune dovrà essere protagonista di un piano straordinario contro la povertà, mettendo in rete tutti i soggetti – associazionismo, fondazioni, cooperativismo – che possono dare risposte concrete. Ciò che è un diritto non può essere trasformato in ‘beneficienza’ e in questo senso l’ente comunale deve tornare ad essere centrale nella vita di ciascuno di noi».

Lotta agli sprechi «Il nostro sarà un approccio da ‘buon padre di famiglia’, a partire dalla lotta agli sprechi. Rinegozieremo le spese ma soprattutto diremo basta alle occasioni perse. Troppo spesso Terni ha visto passare davanti a sé treni importanti, senza salirci. Parlo di fondi comunitari, di bandi lasciati cadere nel nulla e della generale incapacità di attrarre investimenti privati dall’esterno. Nel tempo abbiamo dimostrato di saper leggere atti e bilanci meglio, talvolta, di coloro che li avevano scritti».

Riequilibrio Terni-Perugia «Alla presidente della Regione Catiuscia Marini intendiamo porre richieste precise. A partire dalla necessità di avere a disposizione 5 milioni di euro in più l’anno, derivanti dallo sfruttamento idroelettrico del territorio, il nostro ‘petrolio blu’ che non è delocalizzabile. Ogni anno il concessionario privato ricava 100 milioni di euro dalla propria attività su Terni, 8 dei quali vanno alla Regione e soltanto nell’ultimo anno, Terni ha ricevuto 1,8 milioni di euro. Un altro tema è quello dei fondi strutturali europei: dobbiamo saperli spendere ma potendo contare su una distrbuzione più equilibrata. Nei prossimi due anni la dotazione complessiva sarà di 140 milioni di euro. Attualmente il rapporto fra il territorio di Terni e quello di Perugia, per le erogazioni verso le aziende, è di 1 a 10. Con il Por Fesr il comune di Terni ha ricevuto 10 mila euro contro i 900 mila di Perugia. Ci sono anche responsabilità nostre, come comunità, ma esiste un disequilibrio evidente a cui va posto un argine».

Strutture sanitarie «A quattro anni di distanza dallo ‘studio Sentieri’ – ha detto De Luca – sappiamo che a Terni ci sono eccessi evidenti su alcune patologie, ma i presìdi sanitari sono gli stessi di chi vive in realtà molto meno contaminate dell’Umbria. Esiste un ‘debito ambientale’ della Regiove verso Terni e deve essere compensato anche con una nuova progettualità che porti alla realizzazione di un nuovo ospedale dell’Umbria Sud, in sinergia con il futuro nosocomio di Narni e Amelia».

Univeristà «A Terni l’università è ridotta all’osso e noi vogliamo farla rinascere perché si tratta di un asset strategico per lo sviluppo sociale ed economico. Dialogheremo con l’universitgà di Perugia se sarà possibile, lo faremo con altre realtà vicine, ma anche estere, se sarà necessario. Fortunatamente esistono le ‘fondazioni di atenei’ che permettono di accogliere contributi di qualsiasi realtà intenzionata ad investire su un territorio. Il nostro obiettivo è che l’università a Terni possa avere le facoltà di chimica ed ingegneria informatica».

«Pochi centri nevralgici» In tema di riequilibrio territoriale il candidato del M5s chiede alla Regione «di spostare a Terni le direzioni ambiente e sviluppo economico. La questione riguarda però la macchina amministrativa e decisionale nel suo complesso: su un totale di 62 uffici regionali, chiediamo che almeno 16 vengano insediati qui».

Candidati e assessori Nessun dettaglio ancora sulla lista dei candidati consiglieri a sostegno di De Luca: «La presenteremo a breve e sarà composta da persone capaci e determinate. Gli assessori, la squadra ‘di governo’, la presenterò invece prima del voto».

Chi è De Luca «Compirò 30 anni a giugno – ha detto di sé De Luca – sono un libero professionista, lavoro freelance come graphic designer ed ho una lunga esperienza. Dal punto di vista politico mi sono impegnato in comitati ed associazioni, per poi avvicinarmi al Movimento 5 Stelle, riconoscendone la capacità di tradurre le proposte in attività politica».

Gli ‘altri’ «Rispetto alle altre forze politiche, siamo l’unica che ha espresso una candidatura del territorio e non calata dall’alto. Del centrosinistra non comprendiamo, fra liti e balletti, chi possa essere ancora il candidato. La Lega, di contro, ha indicato Latini ma abbiamo letto che per alcuni, come la coordinatrice regionale di Forza Italia, il discorso sia ancora aperto. La nostra è una scelta diretta e chiara».

Rapporto con il mondo cooperativo Dopo le indagini incentrate sugli appalti comunali, sostenute dai pentastellati, il rapporto con il mondo cooperativo ternano non è stato dei più sereni: «Ma qui – dice De Luca – dobbiamo chiarire che le cooperative e chi ci lavora sono una risorsa fondamentale. C’è chi ha voluto far passare un messaggio distorto, cioè che noi fossimo i nemici della cooperazione. Noi siamo, e continueremo ad essere, i nemici del ‘sistema Terni’ che è cosa ben diversa».

Il movimento ‘degli esposti’ A chi critica il M5s per aver fatto battaglie basate su esposti all’autorità giudiziaria, piuttosto che sulla politica in senso stretto, Thomas De Luca risponde così: «Chi dice ciò, forse non ha mai aperto il sito web del Comune e non ricorda le nostre proposte, il nostro ostruzionismo al Dup del 2015 basato su oltre cento emendamenti. In ciascun emendamento c’era una proposta concreta per la città. Se qualcuno ci avesse ascoltato, anziché chiudersi, forse oggi saremmo in una situazione diversa. Nel tempo abbiamo costantemente avanzato proposte ma ci siamo trovati di fronte a persone sorde e indisponibili. Così, da pubblici ufficiali, in alcuni casi ci è sembrato naturale presentare esposti che hanno portato a conseguenze tangibili. Ma lo abbiamo fatto sempre rispettando il nostro dovere di rappresentanti dello Stato».

«Nessun sospiro di sollievo» De Luca nega che il M5s abbia accolto con sollievo la mancata candidatura del magistrato Socci da parte del centrodestra: «Nessun sospiro di sollievo e massimo rispetto per il candidato della Lega. Sappiamo che la strada è in salita e che dobbiamo ragionare come se dovessimo vincere al primo turno, ma agire come se fossimo qui per la prima volta. Andando quartiere per quartiere, casa per casa a portare la nostra proposta per Terni».

Acciaierie e sicurezza «Difenderemo la sopravvivenza delle produzioni e del polo siderurgico, che è strategico non solo per Terni ma per l’Italia. A differenza di altri, però, non chineremo la testa: il rispetto del territorio viene prima di ogni altra cosa. Sul fronte della sicurezza intendiamo applicare ‘tolleranza zero’ verso la criminalità. In questi anni il Comune, come governance e gestione delle risorse, ha esternalizzato tutto. Ma parlare di sicurezza vuol dire parlare di vivibilità, di una città accogliente, pulita, decorosa. Una comunità unita riempie gli spazi e soffoca la criminalità».

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