Terni, maggioranza alla ‘prova-Farmacie’

Il consiglio comunale affronta il tema dell’alienazione, strettamente correlato al ‘nuovo’ piano di riequilibrio dei conti di palazzo Spada

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E alla fine si arriverà a capire di che pasta è fatta davvero la maggioranza che al Comune di Terni sostiene la giunta – almeno fino a quando la giunta resterà quella attuale – Di Girolamo. Il consiglio comunale in programma nel pomeriggio di lunedì, infatti, sarà un valido banco di prova. 

L’ORDINE DEL GIORNO DEL CONSIGLIO COMUNALE

Una farmacia comunale

FarmaciaTerni Perché la seduta ha, come primo punto all’ordine del giorno, quella vendita di FarmaciaTerni che, anche nell’ultimo vertice di maggioranza con la giunta, è stato quello che fatto storcere più bocche di un’epidemia di paresi e, se è immaginabile dalle minoranze (alcune, almeno) si alzerà un fuoco di sbarramento imponente, è chiaro che tutto passerà per i banchi di quella maggioranza che, sul tema, non è propriamente monolitica.

IL PROGETTO DELLA GIUNTA COMUNALE

Leopoldo Di Girolamo e Vittorio Piacenti D’Ubaldi

L’aggiornamento Quello che la giunta ha annunciato è un «aggiornamento del Piano (di riequilibrio dei conti comunali; ndr), mantenendo la struttura originaria e la durata a 5 anni (cioè fino al 2021), con una massa passiva leggermente più bassa e variata nella sua composizione, trasferendo al 2018 il pagamento della maggior parte dei debiti attraverso l’accesso al Fondo di rotazione. Verrebbero confermate tutte le altre misure di risanamento previste nel piano originario a partire dalla vendita delle quote di FarmaciaTerni Srl, la vendita della nuda proprietà ad Ater, la vendita degli altri immobili previsti nel piano. L’accesso al fondo farà venire meno la principale censura della Corte dei Conti che aveva penato alla bocciatura del Piano e cioè l’incertezza delle esame per avviare il risanamento e quindi il pagamento dei debiti».

Il Tar Con l’accesso al Fondo di rotazione, secondo la giunta, «si sterilizza l’effetto del ricorso al Tar della Filcams Cgil che rendeva incerta la tempistica per la vendita delle quote di FarmaciaTerni Srl, stante anche l’incertezza della data di fissazione da parte del Tar Umbria dell’udienza di discussione. Il Fondo di rotazione la cui erogazione da parte del Ministero dell’Economia avverrà presumibilmente nel mese di giugno 2018, solo dopo che il nuovo Piano sarà nuovamente esaminato dagli organi di controllo e approvato dalla Corte dei Conti regionale, potrà essere restituito anche in un’unica soluzione, appena perfezionata la vendita delle farmacie. E’ evidente che se entro il mese di giugno 2018 saranno andate a buon fine le altre misure di risanamento (vendita farmacie e cessione aree ad Ater) l’Amministrazione potrà valutare di evitare l’accesso al fondo o anche di restituire l’intero ammontare del fondo percepito in un’unita soluzione».

Responsabilità da condividere Solo che, le dimissioni di Andrea Cavicchioli da consigliere comunale e capogruppo del Partito Democratico sono ancora ‘calde’, ai consiglieri comunali di maggioranza non sfugge un passaggio essenziale: concedere il via libera alle operazioni (le alienazioni e il Piano rivisto) rappresenterà un’assunzione di responsabilità importante. I voti del pomeriggio di lunedì – ammesso che si voti – avranno un significato autentico.

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