Terni, mamma muore dopo parto in ospedale

Silvia Barcherini, 39enne di Amelia, è deceduta per «uno shock da emorragia diffusa multiorgano, non uterina ma retroperitoneale». Il piccolo sta bene

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Una tragedia che lascia senza parole e attonita un’intera comunità. Un momento che doveva essere soltanto di gioia e che invece il destino ha voluto trasformare in qualcosa di molto diverso, sospeso fra il dramma di una vita spezzata e la luce di un’altra, quella del piccolo che portava in grembo, nato e – fortunatamente – in buone condizioni di salute.

Silvia Barcherini, insegnante 39enne dell’istituto Gandhi di Narni Scalo, originaria di Amelia, è deceduta giovedì pomeriggio nel reparto di rianimazione dell’ospedale Santa Maria di Terni. Lo scorso 10 agosto, dopo il parto cesareo urgente dovuto ad alcuni problemi, aveva dato alla luce il suo piccolo. Ma le condizioni della donna, al primo parto e colpita da emorragia interna dodici ore dopo l’intervento, si sono aggravate con il passare dei giorni ed a nulla sono valsi i tentativi di salvarle la vita da parte dei medici dell’ospedale di Terni.

L’indagine Al fatto – anche se ora il dolore non può lasciare spazio ad altro – non potrà che fare seguito l’indagine da parte della procura di Terni che dovrà chiarire tutti gli aspetti della triste vicenda. In tanti, in queste ore, si chiedono il perché. E le prime risposte – doverose – potrebbero arrivare dall’autopsia che, in un caso come questo, appare scontata.

«Una donna eccezionale» Chi la conosceva, la ricorda come «una donna eccezionale, amorevole e dolcissima. Una famiglia meravigliosa, la sua, fondata su principi solidi e sul rispetto. Non possiamo che stargli vicini in un momento così drammatico, ai suoi cari, al marito ed al piccolo. Il pensiero va a loro».

L’ospedale A parlare per l’azienda ospedaliera di Terni è il direttore sanitario, Sandro Fratini: «La donna è giunta in ospedale a fine gravidanza – dice – ed è stata sottoposta ad un parto cesareo urgente per una evidente insofferenza fetale. Dodici ore dopo l’intervento, con il piccolo nato sano e senza problemi, ha accusato un grave shock ed è stata operata da un chirurgo addominale per cercare di risolvere la situazione. Purtroppo non è stato possibile salvarla, certamente le cause del decesso devono essere accertate ed al momento non è possibile indicarle con certezza. Mi sento però di escludere che il fatto possa essere dipeso dal parto cesareo, vista anche l’assenza di qualsiasi emorragia uterina. I nostri medici – afferma Fratini – hanno fatto il massimo per salvarla e c’è grande tristezza per ciò che è accaduto. Al momento non è possibile dire altro».

Il bollettino medico In serata, poi, è stata emessa una nota ufficiale da parte dell’Azienda ospedaliera ternana: «E’ deceduta questo pomeriggio – vi si legge – la donna di Amelia (S.B. 38 anni) che il 10 agosto, a causa della rottura delle acque, è arrivata all’ospedale di Terni con una gravidanza a termine. Purtroppo i monitoraggi hanno evidenziato che il bambino stava manifestando una sofferenza neonatale e i medici hanno dovuto procedere con un parto cesareo in urgenza per scongiurare ogni pericolo per il bambino, che ora sta bene. La madre, a distanza di 12 ore dal parto, ha avuto uno shock da emorragia diffusa multiorgano, non uterina ma retroperitoneale, che ha richiesto l’intervento dell’equipe di chirurgia generale che ha provveduto ad asportare anche la milza. La donna tuttavia non si è ripresa ed è stata ricoverata in gravi condizioni nel reparto di Rianimazione dove oggi, intorno alle 17.30, è deceduta. Apparentemente l’emorragia sopraggiunta il giorno successivo al parto non ha nulla a che vedere con il parto cesareo stesso, ma solo l’autopsia, già richiesta, potrà fornire ulteriori elementi per chiarire le cause che hanno determinato la morte della donna».

 

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