Terni, madri e lavoro: 101 abbandoni nel 2018

Tante – troppe – donne hanno presentato dimissioni volontarie dal lavoro dopo la maternità: «Serve supporto alla genitorialità»

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di Fra.To.

«Nel 2018, nella provincia di Terni, sono state 101 le lavoratrici-madri che hanno presentato al proprio datore di lavoro delle dimissioni volontarie». Un dato preoccupante quello fornito da Maria Teresa Di Lernia, consigliera di parità della Provincia di Terni, che indica come la maternità rappresenti ancora un momento di scelte delicate e per nulla facili da prendere per le lavoratrici.

Lavoro e famiglia

«Tra le motivazioni principali – evidenzia Maria Teresa Di Lernia – c’è evidentemente quella di non riuscire a conciliare il lavoro con la vita di madre. Purtroppo non si può risolvere tutto con il nido o con la scuola, perché ormai il mondo del lavoro è cambiato, c’è sempre più difficoltà nel trovare una stabilità economica e ci si trova costrette passare l’intera giornata fuori casa. Diverso è il discorso per gli uomini, perché dai dati forniti dall’ispettorato del lavoro le loro dimissioni sono quasi sempre causa di un cambio di azienda».

Supporto alla genitorialità

C’è necessità, secondo la consigliera di parità, «di un supporto alla genitorialità. Il sistema è ormai vecchio, la vita è cambiata, il mondo del lavoro si è modificato e c’è quindi ora la necessità di ripensare le politiche di sostegno. In alcune regioni d’Italia esistono dei contributi alle famiglie con dei figli piccoli, ecco in questo caso la nostra provincia è ancora molto indietro».

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