La comunicazione è molto stringata, come da prassi in questi casi. E molto chiara: quattro anni di squalifica a partire dal 3 ottobre 2017. A essere colpito dal provvedimento – apparso nel pomeriggio sul portale ufficiale della National Anti-Doping Organizations Italia – è stato l’atleta 18enne di Terni Diego Farinacci, specialista del crossfit.
La squalifica La prima sezione del Tribunale nazionale antidoping – presidente Adele Rando, vice Antonio Matella, più altri quattro componenti – ha infatti sancito la squalifica dell’atleta: «Nel procedimento disciplinare – si legge nel dispositivo – a carico del sig. Diego Farinacci (tesserato Csen), visti gli artt. 2.1 e 4.2.1 delle Norme sportive antidoping, gli infligge la squalifica di 4 anni a decorrere dal 3 ottobre 2017 e con scadenza al 2 luglio 2021, così dedotto il presofferto. Visto l’art. 4.1 delle Norme sportive antidoping dispone l’invalidazione del risultato sportivo eventualmente conseguito in gara. Condanna l’atleta al pagamento delle spese del procedimento quantificate forfettariamente in 378 euro». Il primo articolo tirato in ballo fa riferimento alla ‘presenza di una sostanza vietata o dei suoi metaboliti o marker nel campione biologico dell’atleta’, mentre l’altro alla motivazione per la squalifica quadriennale. Scatta ‘se la violazione – si legge – delle norme antidoping riguarda una sostanza vietata non specificata, salvo il caso in cui l’atleta o l’altra persona siano in grado di dimostrare che la violazione non è intenzionale». Farinacci all’epoca dei fatti era minorenne.
Di recente Farinacci aveva ben figurato nel primo european challenge per teenager dedicato al mondo del crossfit – workout, sollevamento pesi ed esercizi a corpo libero in un’unica sessione – a Milano, in occasione dei ‘Gensan italian showdown’ 2017. Il 18enne, che è un coach della crossfit Terni, aveva ottenuto l’ingresso nello ‘Xenios USA® Athletes Team’ e un contratto di sponsorizzazione da 6 mila euro per un anno. «Sì, è un nostro tesserato – spiega Nicola Di Staso, presidente provinciale del Csen (Centro sportivo educativo nazionale) – ma non abbiamo ricevuta alcuna comunicazione». Cosa che invece è avvenuta al Csen regionale e nazionale.