«Terni merita un teatro moderno»

L’associazione Filarmonica Umbra appoggia il percorso avviato dal Comune: «Guardare al futuro e non rimpiangere il passato»

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il presidente Angelo Pepicelli e il consiglio direttivo
dell’associazione Filarmonica Umbra

Prendiamo atto con grande soddisfazione del percorso avviato dal Comune di Terni per la realizzazione di un moderno teatro Verdi, che va esattamente nella direzione indicata dalla nostra associazione poco più di un anno fa, come testimoniato dal comunicato stampa pubblicato allora e che riportiamo in quanto totalmente sottoscrivibile anche oggi.

L’associazione Filarmonica Umbra, associazione che opera nel settore della musica classica da ben 41 anni, ritiene indispensabile che, dopo ben otto anni, il teatro Verdi sia restituito alla città nel più breve tempo possibile, per ovviare ai danni che la sua mancanza arreca alla vita culturale cittadina. E, tuttavia, l’apparente impasse offre in realtà un’occasione unica da non perdere: la possibilità di concepire un teatro finalmente adatto ai bisogni contemporanei e alla nuova identità della città.

La situazione presente consente, in primo luogo, di far tesoro delle più moderne acquisizioni in tema di architettura teatrale: può essere così perseguito l’obiettivo fondamentale di avere un teatro all’avanguardia sotto il profilo dell’acustica e della visibilità. Sarebbe un peccato perdere tale occasione imponendosi inutili vincoli progettuali, in adesione a superati modelli di riferimento, scelti su basi squisitamente estetiche. La ricostruzione del teatro non può prescindere, in secondo luogo, da una valutazione circa le forme di fruizione culturale che si vogliono proporre nella nuova struttura, con un diretto riflesso sulle modalità di conduzione e sull’equilibrio economico finanziario della futura gestione ordinaria, cui non potrà sopperire alcun contributo esterno, restando interamente a carico della comunità cittadina.

Riteniamo che, sia sotto il profilo tecnico che sotto quello economico finanziario, la migliore garanzia, anche sulla base di numerose esperienze in teatri e sale da concerto di tutto il mondo, è data dalla costruzione di un teatro concepito secondo canoni moderni da 700-800 posti. Ciò consentirebbe a Terni di avere un bellissimo, perfettamente funzionale, godibilissimo teatro moderno, rarissimo se non addirittura unico in Umbria e a soli 100 chilometri da Roma, offrendo una fonte di attrazione sia per i contenuti che per il contenitore. Ci rifiutiamo di pensare che la società ternana non sappia esprimere niente di nuovo, che si trovi costretta a rintracciare l’idea del proprio teatro realizzando un falso storico, trovandola in un edificio dell’800, peraltro distrutto oltre sessanta anni fa, la cui architettura è legata ad uno specifico modello di fruizione culturale e di assetto sociale, l’uno e l’altra definitivamente superati. Riteniamo che Terni debba guardare al futuro e non rimpiangere il passato.

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