Terni, verde pubblico: ‘mini’ gara annuale

Progetto ‘complementare’ alle attività che sta svolgendo l’Afor: valore di 149 mila euro. Taglio erba di 161 aree per 236 mila metri quadrati complessivi

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di S.F.

Non c’è bisogno di ricordare troppo come il tema sia particolarmente delicato considerate le vicissitudini degli ultimi anni, a partire dal 2016. Fatto sta che a distanza di tempo e con l’Afor ormai attiva da oltre dodici mesi post annullamento in autotutela dell’ultima gara, il Comune è pronto a procedere con il bando – Mepa – per il servizio di manutenzione del verde pubblico: appalto annuale dal valore di 149 mila 195 euro riguardante il taglio di 161 aree della città per complessivi 236 mila metri quadrati e altre attività. 

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L’Afor in piazza dell’Olmo

L’Afor e ciò che resta

Una gara – la cifra bassa è indicativa, sotto i 150 mila euro – che in realtà non riguarda tutto il verde pubblico della città, ma solo quello che resta rispetto alla procedura legata all’Afor dello scorso febbraio: è l’Agenzia regionale ad essersi occupata dei servizi urgenti ed indifferibili in centro e nelle scuole. «Per l’esecuzione – viene specificato – degli interventi nella restante parte della città, l’ufficio ha predisposto un apposito progetto». Si tratta del taglio erba su 161 aree verdi, della pulizia dei parchi, della potatura di siepi ed arbusti, spollonatura e zappettatura dei riquadri stradali, taglio erba su 89 mila metri quadrati delle banchine stradali, pulizia laghetti e fontane e verifica delle aree di gioco. Base d’asta fissata a quota 146 mila 720 euro. L’aggiudicazione avverrà con il consueto criterio del prezzo più basso. «Procedura urgente ed improrogabile per evitare che siano arrecati danni patrimoniali certi e gravi all’ente», evidenziano da palazzo Spada. Requisiti molto stringenti, equiparabili ad un bando da valori ben più elevati.

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Largo Frankl

Eventuali danni e clausola sociale

Nel capitolato viene messo in evidenza come le prestazioni dovranno «essere eseguite a perfetta regola d’arte, essere complete in ogni parte e dovranno risultare atte alle finalità cui sono destinate; dovranno essere eseguite tenendo conto delle tecniche più idonee per il mantenimento del patrimonio verde urbano in perfetto stato di sicurezza e di decoro; l’appaltatore si assumerà la responsabilità civile e penale per eventuali danni cagionati a persone e/o cose derivanti dallo svolgimento del suo operato oltre che dalla perdita di acqua dagli impianti d’irrigazione affidati, dalla cattiva manutenzione delle siepi  e dall’abbandono di rifiuti vegetali». L’aggiudicatario avrà l’obbligo – clausola sociale – di impiegare persone svantaggiate e con disabilità: prevista una percentuale minima del 50% rispetto all’ammontare presunto di 3 mila 570 ore. Alla scadenza il contratto sarà risolto automaticamente e durante il suo sviluppo il Comune avrà facoltà di modificare il tipo di prestazione richiesto.

«VERDE PUBBLICO, GIUNTA IN RITARDO»

Il laghetto in via Lungonera Savoia (foto archivio)

Ci sono anche le penali

Il Comune nella procedura ha piazzato alcuni ‘paletti’ protettivi nel caso l’aggiudicatario non agisca nel migliore dei modi. Come? Mettendo nero su bianco alcune penali – prassi – nel bando: «L’appaltatore dovrà asportare entro ventiquattro ore dall’esecuzione dello sfalcio materiali di risulta dello sfalcio stesso e gli eventuali rifiuti recuperati. La mancata asportazione comporterà l’applicazione di una penale di 150 euro per ogni giorno di ritardo; particolare attenzione dovrà essere prestata per non arrecare danni con macchine ed attrezzi alla base dei tronchi delle piante arboree, a tal fine, sarà necessario prevedere l’utilizzo di protezioni idonee per i tronchi. Eventuali lesioni ai tronchi dovranno essere segnalati al direttore del servizio: nel caso in cui sui riscontrassero danni o ferite, si applicherà una penale 30 euro per ciascuna essenza danneggiata o nei casi più gravi sarà richiesta la sostituzione della stessa; la mancata comunicazione del programma giornaliero dei lavori comporterà l’applicazione di una penale di 100 euro per ogni giorno di ritardo». Il bando è annuale in attesa dei prossimi passaggi legati al bilancio (2019-2020-201) dell’ente.

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