Terni, Monte Argento ‘visitato’ da Nas e Usl

Divieto di ingresso di nuovi cani. Adozioni consentite. L’associazione: «Gli animali sono sani e stanno bene. Problemi strutturali»

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Carabinieri del Nas di Perugia e addetti dell Usl Umbria 2 in ‘visita’, mercoledì, presso il canile-rifugio di Monteargento, a Terni. Le verifiche eseguite sul posto da militari e sanitari hanno portato all’applicazione del divieto di ingresso di nuovi cani sulla base delle irregolarità strutturali riscontrate. L’uscita – e quindi le adozioni (la struttura ne ha programmate due proprio per la giornata di giovedì) – non è stata invece sottoposta a limitazioni. Per ‘sanare’ i problemi sono stati concessi trenta giorni di tempo.

L’associazione

Così Stefania Sebastani, presidente della onlus Canile Rifiugio di Monte Argento: «Le verifiche non hanno fatto emergere alcun problema di salute per gli animali, che sono sani e stanno bene. Ci sono problemi strutturali ma fisiologici, a fronte di un canile costruito 30 anni fa e che necessita di un restyling profondo. Come associazione abbiamo eseguito numerosi interventi, in passato lo stesso Comune ha messo mano – con ristrutturazioni straordinarie – alla rete para massi, alle recinzioni perimetrali, alla rete para-massi e allo smaltimento di alcuni materiali come l’Eternit. Ma tanto resta da fare ed è questo che Nas e Usl hanno evidenziato. Nessun sequestro, nessun divieto di uscita agli animali ma l’esigenza di intervenire su alcuni aspetti».

Earth Umbria

«Bene il controllo dei Nas e Usl per la salvaguardia degli animali – afferma il presidente dell’associazione Earth Umbria, Niccolò Francesconi -. Chiediamo controlli continui in tutte le strutture dell’Umbria per conoscere le condizioni in cui vengono tenuti questi animali abbandonati, molte volte senza futuro. Invitiamo la Regione e tutti i consiglieri regionali a chiedere ai sindaci se sono informati sulle condizioni strutturali dei canili delle proprie città, se vengono effettuate verifiche periodiche e se sono a conoscenza della presenza di eventuali materiali nocivi, come l’amianto, nelle varie strutture».

Le carenze e gli sviluppi: «Stop ingresso cani»

«Prendiamo atto – la nota dell’assessore al benessere animale Elena Proietti – del provvedimento eseguito presso il canile rifugio Lai di Monte Argento da parte del comando carabinieri Nas di Perugi. Naturalmente anche in questo caso, considerato che oggi sono passati solo tre mesi dal nostro insediamento, non possiamo che sottolineare il fatto che ereditiamo una situazione gestita dalle precedenti giunta. Ci risulta che i carabinieri dei Nas abbiano posto sotto sequestro lo stesso canile nel marzo del 2016. In quel caso però la Usl Umbria 2 ha provveduto a concedere il nulla osta sanitario per la riapertura otto mesi dopo a seguito di alcuni interventi eseguiti dal Comune. Le nuove contestazioni di mercoledì da parte dei Nas riguardano alcune carenze strutturali. Peraltro i tecnici ci assicurano che la situazione strutturale di oggi è assolutamente identica a quella in cui si verificò il dissequestro con il nulla osta della Usl nel novembre del 2016. Ad oggi la situazione è dunque questa: il canile continuerà ad ospitare e a gestire i 236 cani, ma non potrà ricevere l’ingresso di altri. I cani ospitati, tuttavia, potranno continuare a essere adottati dai cittadini e quindi a uscire dal canile. Rileviamo che, sempre sulla base di quel che ci riferiscono i tecnici, il Comune di Terni con l’allora sindaco Di Girolamo, durante il periodo di sequestro del 2016, avanzò richieste per finanziamenti di 200 mila euro alla Regione Umbria che peraltro erano già state avanzate anche in precedenza fin dal 2011 quando venne redatto un progetto specifico per Monte Argento. Le richieste di finanziamento traevano giustificazione come scritto nelle lettere inviate allora alla Regione perché ‘il Comune di Terni non può sostenere i costi di custodia dei cani nelle strutture esterne considerato il pesante impegno economico che sostiene ogni anno per la gestione dei numerosi animali abbandonati sul territorio’. La Regione non ha però dato corso a questa richiesta che sicuramente faremo nostra, anche perché rispetto al 2016 il Comune di Terni si trova nella nota situazione di dissesto e quindi non può procedere all’accensione di mutui. Per questo già dalla prossima settimana mi adopererò per incontrare i vertice della Usl per un confronto tecnico e l’assessore regionale Barberini per illustrare l’emergenza. Quel che possiamo fare, intanto, è sensibilizzare i cittadini ternani con una nuova campagna volta all’adozione dei cani di Monte Argento e contro l’abbandono».

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