Una discussione degenerata in lite ed anche in qualcosa di peggio, stando alla denuncia sporta da una professionista 46enne di Terni nei confronti del marito, un noto avvocato ternano che di anni ne ha 50. Da tempo i rapporti fra i due, coniugati ma in via di separazione, non sarebbero più buoni. Un crescendo di tensioni culminate nei fatti accaduti mercoledì mattina che, dopo essere finiti all’attenzione dell’Arma dei carabinieri attraverso la querela della donna, sono destinati a passare anche al vaglio della procura di Terni.
I fatti
Nel pieno della lite, infatti, il 50enne avrebbe sferrato un violento morso alla mano sinistra della moglie, causandole lo schiacciamento di un tendine e lesioni giudicate guaribili, inizialmente, in dieci giorni. Ma non solo: durante il parapiglia l’avvocato avrebbe anche privato la donna del suo telefono cellulare, impedendole di effettuare chiamate. Fatti che, in base a quanto denunciato, finiscono per configurare le ipotesi di lesioni e violenza privata. Contestazioni da cui l’avvocato sarà chiamato a difendersi, fornendo la propria versione dei fatti.
In ospedale
Dopo la violenta lite la 46enne, shoccata, si è rivolta al pronto soccorso dell’ospedale di Terni per medicare e quindi refertare le lesioni riportate. Un caso tipico, il suo, da ‘codice rosa’, ovvero la priorità riservata alle donne vittime di violenze che prevede una stanza dedicata per sveltire le procedure e, soprattutto, ‘ammortizzare’ lo shock psicologico conseguente i fatti. Invece la professionista, suo malgrado, ha visto trascorrere ben cinque ore, nonostante i protocolli previsti, prima di essere dimessa senza alcuna priorità. Un disagio ulteriore, sopportato fra le lacrime e in mezzo a tutti gli altri utenti presenti in sala d’attesa.
