Terni, muore Finocchio L’obelisco è anche suo

Il tecnico ternano Mario Finocchio aveva collaborato con Arnaldo Pomodoro alla realizzazione di quello che sarebbe diventato uno dei simboli della città

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Se Terni ha la sua ‘Lancia di luce’ – l’obelisco realizzato su progetto di Arnaldo Pomodoro – gran parte del merito è stato suo. Mario Finocchio, per anni alla guida delle fonderie ternane e che lavorò a stretto contatto con l’artista, coordinando l’opera di fusione del grande manufatto, è morto – arrendendosi alla malattia che lo aveva colpito – nella mattinata di sabato.

MARIO FINOCCHIO IN UN’INTERVISTA AD UMBRIAON SULL’OBELISCO DI POMODORO – IL VIDEO

Il ricordo «L’obelisco ricorda la storia di Terni», aveva detto Finocchio in occasione del ventennale dall’inaugurazione dell’obelisco, descrivendolo poi nei dettagli: «La prima parte indica, infatti, il periodo più antico, la seconda l’inizio del secolo, la terza è il periodo contemporaneo, cioè l’acciaio inossidabile simbolo della città di Terni e, infine, l’ultima è d’oro e rappresenta il domani e la ricchezza, ma è in alto e difficilmente raggiungibile. Arnaldo Pomodoro dice che l’uomo quando si alza al mattino si fa bello, ma all’interno com’è? E così l’obelisco è squarciato per mostrare il suo interno. Il contrasto tra il perfetto dell’esterno e l’imperfetto dell’interno».

Le esequie Per chi vorrà salutarlo, i funerali di Mario Finocchio si svolgeranno lunedì 14, alle 10, nella chiesa di San Paolo. Alla famiglia giungano le condoglianze dell’editore e della redazione di umbriaOn.

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