Terni-Narni, ipotesi e costi servizio ‘metro’

Pums, la proposta per il trasporto su ferro che coinvolge anche Cesi: 44 corse al giorno, 25 chilometri di percorrenza e 1,4 euro tariffa passeggero

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di S.F.

Tavole grafiche, tempi di percorrenza, costi e assetti nel territorio della ‘Conca’ per un nuovo servizio capace di collegare le aree di Terni e Narni, coinvolte nella predisposizione del Piano urbano di mobilità sostenibile. Tutto materiale che i tecnici della Sintagma srl hanno elaborato e inserito nel lungo documento approvato – la proposta quantomeno – in avvio di settimana: tra i temi più rilevanti c’è la descrizione di un’ipotesi legata ad un ‘sistema metropolitano’ da circa 25 chilometri – andata e ritorno – e 44 corse al giorno. Per l’effettiva applicazione è un altro paio di maniche, ovviamente.

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L’area accanto alla piastra logistica

L’idea e il timing

Quando a Terni si parla di metropolitana non può che saltare in mente la pessima situazione venutasi a creare con il tratto Terni-Cesi e le varie problematiche sviluppatesi nel corso degli anni. Detto ciò, la Sintagma ha messo nero su bianco il progetto in un contesto più ampio – si parla del Pums – nel quale vengono tirate in ballo anche le adozioni in arrivo per il miglioramento della qualità dell’aria: dal 1° novembre in città parte una nuova fase – aumentano le giornate di stop a settimana per determinate categorie di veicoli, si arriva a cinque nel 2020 – dopo l’accordo firmato lo scorso dicembre tra il ministro dell’Ambiente Sergio Costa e l’ex presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini. Dunque c’è da trovare una soluzione strategica e sostenibile in tal senso. Come? «La proposta è quella di realizzare- si legge nel documento – un vero e proprio servizio metropolitano (cadenzato a 20 e 40 minuti a seconda delle fasce orarie), che in una prima fase prevede l’impegno della linea Narni Scalo-Terni (Rfi). In una seconda fase viene implementato alla linea Cesi-Terni e in un assetto finale può ricomprendere la linea Terni-Rieti». Insomma, progetto non certo a breve termine.

LO SCEMPIO TERNI-CESI

La stazione di Terni

Lo snodo di Maratta e Cesi

Nell’analizzare lo scenario attuale, nel documento – impossibile far finta di nulla – vengono citate le «nuove fermate ferroviarie lungo la tratta per Cesi». Certo, le condizioni sono nefaste. «Analogamente – viene poi specificato – nella tratta per Narni Scalo potrebbe essere prevista una nuova fermata in corrispondenza dell’area intermodale di Maratta». E anche in questo caso di lavoro da fare ce ne sarebbe da fare (area piastra logistica, altro argomento che negli ultimi anni ha spesso creato polemiche). 

VIA LIBERA ALLA PROPOSTA DI ADOZIONE DEL PUMS

PIASTRA LOGISTICA TERNI-NARNI, L’ETERNA ATTESA

La fermata di Ponte Le Cave

Il maxi parcheggio e l’istradamento 

Per una prima fase si ipotizza dunque una nuova fermata ferroviaria in zona Maratta e un maxi parcheggio di scambio – 4 o 5 mila posti – su cui far convogliare le auto provenienti da San Gemini, Acquasparta, Perugia (direttrice nord), Narni, Orte, Roma (est), Spoleto, Foligno, Ancona (ovest). Per quel che concerne l’integrazione rispetto alla rete esistente, si fa presente che «la presenza del doppio binario elettrificato può consentire, anche in presenza di numerosi collegamenti nazionali, l’istradamento di treni metropolitani garantendo una frequenza di 20 minuti nelle ore di punta e 40 nelle ore di ‘morbida’».

La stazione dello Scalo

Il numero delle corse e le tariffe: 1,4 euro per viaggio

Si arriva allo schema riepilogativo con una serie di numeri riguardanti il sistema metropolitano della ‘Conca‘. L’ipotesi prevede circa 44 corse al giorno per una percorrenza – andata e ritorno – di 25 chilometri. Esborso? «In una giornata feriale tipo vengono percorsi circa 1.100 chilometri per un costo giornaliero di circa 10-12 mika euro al giorno. Ipotizzando una utenza media giornaliera di 2.300-3 mila persone (60-70 persona a corsa) la copertura del 35% nel rapporto costi-ricavi si ottiene con una tariffa (parcheggio+sistema) per passeggero trasportato pari a 1,2-1,4 euro/utente (costo andata e ritorno). L’esercizio può essere assolto con due navette (treni legged tipo Pop e Rock) che incrociano in un punto intermedio della tratta». Viene indicato un tempo di percorrenza complessivo di circa 30 minuti con velocità media di 48 km/h.

TERNI E IL TENTATIVO CON LE PISTE CICLABILI

Il piano per il trasporto su ferro

Il potenziamento della stazione e le condizioni

Per far ciò occorre però intervenire anche sulle stazioni principali: «Quella di Terni – la puntualizzazione nel Pums – deve essere potenziata. Gli attuali cinque binari per il servizio viaggiatori devono essere portati almeno a 7/8 in modo da poter istradare i due nuovi servizi metropolitani provenienti da Narni Scalo e da Cesi. Attraverso l’allargamento dei due sottopassi pedonali esistenti e la trasformazione dei binari 6 e 7 da merci a passeggeri, si creano le condizioni per far partire il servizio metropolitano su ferro. Nella stazione di Narni Scalo, in cui non vi sono piu scambi, occorre ripristinare i collegamenti tra i binari 1,2,3 e 4 per facilitare il servizio a navetta di andata e ritorno». C’è ‘solo’ da realizzarlo. Per ora ci sono le idee.

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